Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«In ostaggio degli storni»

Fonte: L'Unione Sarda
14 gennaio 2014

 

Puzza e scarsa igiene, la protesta dei negozianti - I quattro ficus tra via Cavalcanti e via Cino da Pistoia ingabbiati con le reti

 

Emergenza igienica a San Benedetto. Oggi in Consiglio comunale verrà discussa un'interrogazione presentata l'anno scorso da Renato Serra dell'Udc.


Il coprifuoco scatta all'alba. In pochi minuti migliaia di storni prendono il volo dai quattro ficus tra via Cavalcanti e via Cino Da Pistoia per una giornata  lavorativa . Le tracce della loro presenza sono ben visibili nella piazzetta dove si affacciano una banca, la farmacia, un bar oltre a studi professionali e abitazioni. Un pantano, formato da escrementi misti a bacche e foglie che rendono l'aria irrespirabile e i marciapiedi impercorribili. Per non parlare del frastuono: insopportabile. Chi vive o lavora in quelle vie che sbucano in via Dante era allo stremo. Macchine sporche, scivolate, condizioni igieniche al limite. Un'emergenza, al punto che oggi è in discussione al Consiglio comunale un'interrogazione presentata da Renato Serra dell'Udc. Al Comune hanno giocato d'anticipo e da una settimana gli operai della ditta Alberghina sono al lavoro per potare gli alberi - trasformati in dormitori notturni dagli uccelli - e ingabbiarli con reti.
EMERGENZZA IGIENICA «La presenza degli storni causava molti inconvenienti», afferma Alessandra Petromilli, titolare della farmacia omonima. «La piazza è impraticabile, per non parlare della puzza che soprattutto nelle giornate piovose ammorbava l'aria». Non è solo un problema di naso. «Il guano prodotto dagli uccelli è una poltiglia che più di una volta ha causato cadute rovinose, specialmente ad anziani. L'ultima - afferma la farmacista - la settimana scorsa».
CROLLO DEGLI AFFARI Simona Camedda, dal bancone del bar Pub, non crede ai suoi occhi. «Finalmente la luce. Due anni fa avevano potato gli alberi, ma non era servito a niente», commenta mentre i giardinieri armeggiano con le reti. «Gli affari sono crollati. I clienti evitavano di passare su un marciapiede scivoloso e maleodorante. Soprattutto non volevano correre il rischio di restare vittime di  bombardamenti inaspettati. Paghiamo il suolo pubblico - continua indicando i tavolini nella piazzetta - ma non potevamo utilizzarli. Il guano rovina tutto: il tendone, le sedie, i tavolini e le attrezzature da bar».
SCELTA SBAGLIATA Non tutti sono d'accordo con la cacciata degli storni da via Cavalcanti. «Mettere le reti è una grande fesseria», commenta caustica Francesca Marini. «La sera era una meraviglia ammirare le evoluzioni dei volatili. Fanno molto chiasso, ma sono bellissimi». La pensionata critica le reti. «Ci sono buchi, gli uccelli possono entrare».
ALLARME PICCIONI Gli storni non sono l'unico inconveniente di via Cavalcanti. «Il problema ora sono i piccioni», dice Stefania Camedda. «Si poggiano sulle balaustre, sui balconi, sui pali della luce. Le abbiamo tentate tutte, anche con due robusti gatti. Ma niente. Il Comune non può abbandonarci: risolva la situazione al più presto».  (a. a.)