Rassegna Stampa

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Gli universitari contro la Regione: "Demolisce il diritto allo studio". E bacchettano Zedda: "Dov'è

Fonte: web SardegnaOggi.it
14 gennaio 2014

Cronaca  
    
..lunedì, 13 gennaio 2014.

Critiche a Comune, Regione, Ersu e Ateneo. All'inaugurazione del nuovo Anno accademico dell'Ateneo di Cagliari gli studenti attaccano: “La rincorsa all'efficienza può annientare le basi dell’università, attendiamo ancora il cambiamento promesso dall'attuale amministrazione comunale in favore dei giovani. La Regione demolisce l’impianto del diritto allo studio”. E slitta l’apertura della nuova foresteria all’ex clinica Aresu.

CAGLIARI - Tre pagine e mezzo, tanto è lungo l’intervento letto nell’Aula magna del Rettorato da Valeria Lallai, rappresentante degli studenti. Abbastanza per squadernare tutta una serie di problemi, critiche e richieste di cambi di rotta a più istituzioni nei confronti degli studenti. “L’ultima vicenda riguarda la sostituzione del rappresentante nel Consiglio di amministrazione dell’Ersu, eletto otto mesi fa non è stato ancora ufficializzato per ragioni legate a dinamiche politiche e di equilibri tra partiti”. Ce n’è anche per l’Università: “Gli organi decisionali dell’Ateneo si sono trasformati in luoghi dove non si può che dire sì, in ossequio al principio del quieto vivere e della complessità dei meccanismi ai quali siamo sottoposti”. La Lallai chiede “se sia giusto che la mania del controllo e della valutazione quantitativa portino a un servizio di qualità”, o se invece “la rincorsa all’efficienza, il controllo dello spread ogni mattina non annienti la cultura e il sapere, basi dell’università”.

L'ATTACCO. La voce ufficiale degli oltre ventinovemila universitari non risparmia legnate verbali alla Regione: “Dovrebbe essere lieta di finanziare e contribuire al massimo delle possibilità per dare chance al popolo giovane, invece assistiamo a una opera odiosa di demolizione dell’impianto del diritto allo studio, di progressivo abbandono delle responsabilità dirette di sostegno e incentivo alla crescita”. Ma la reprimenda forse più dura – perché per qualcuno inaspettata – Valeria Lallai la rivolge all’amministrazione comunale cagliaritana: “Vorrei ricordare le premesse con le quali si è insediata. Partecipazione, coinvolgimento e cambiamento che sembravano aprire un quinquennio memorabile per i giovani, che invece viaggiano ancora sugli stessi autobus, agli stessi costi e orari di tre anni fa”. Giovani che attendono ancora “politiche forti sugli alloggi e che vorrebbero vivere in una città universitaria, dove essere studente è uguale a avere uno status di effettiva cittadinanza. Continuiamo a rilevare”, conclude la Lallai, “una insostenibile mancanza di spazi adatti a svolgere attività culturali, musicali e ludiche che coinvolgano studenti e cittadini”. Sul passaggio legato agli alloggi, è utile ricordare che gli stessi dati universitari vedono il 52 per cento degli studenti provenire dal cagliaritano, ma il restante 48 spalmato tra Carbonia-Iglesias, Oristano, Nuoro e Sassari e Olbia Tempio.

LA REPLICA. Il rettore Giovanni Melis vede una situazione meno grave di quella mostrata dalla rappresentante degli studenti: “Nel consiglio di amministrazione c’è quasi sempre unanimità, vuol dire che le proposte sono valide. A volte i sì vanno detti perché lo impone la legge”, afferma Melis, “nel senato accademico, organo politico, a volte gli studenti hanno posizioni differenti e scelgono l’astensione. Il piano triennale degli investimenti che abbiamo approvato è rivolto anche a favore degli universitari”. E il rettore ne approfitta anche per spiegare il perché la foresteria, struttura internamente nuova di zecca e situata oltre il cancello dell’ex clinica Aresu, sia ancora chiusa: “C’è una burocrazia comunale che sta facendo slittare il taglio ufficiale del nastro, lo stesso Comune ci ha imposto di bloccare tutto. Si tratta di quaranta posti, gli uffici comunali dell’urbanistica vogliono delle carte relative alla costruzione del palazzo, risalente a molti decenni fa”.

Tra gli invitati all’inaugurazione presente anche il sindaco Massimo Zedda, che replica alle affermazioni del rettore e della rappresentante degli studenti: “Conosco benissimo la situazione della foresteria, è all’attenzione degli uffici preposti, spero in una rapida risposta”, dice Zedda, “per gli universitari abbiamo già fatto molto, ma ancora tanto resta da fare. Stiamo pensando, insieme all’università, alla creazione di un ufficio dedicato alle politiche sugli alloggi. Sui trasporti abbiamo apportato grandi cambiamenti positivi, stiamo portando avanti un grande lavoro per il quale servono molte risorse, una parte di queste sono già in cassa”.

Nella foto Valeria Lallai