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Cagliari, Filippo Dispenza è il nuovo questore: "Più sicurezza e lotta alla droga"

Fonte: web SardegnaOggi.it
9 gennaio 2014

Il Cpa di Elmas dovrebbe essere trasferito altrove, lo stadio Sant’Elia si apre a tutti solo se c’è la piena sicurezza, ma le priorità sono legate alla tutela dei cittadini e di chi indossa una divisa. Parole di Filippo Dispenza: 60 anni, nato in Sicilia, è il nuovo questore di Cagliari. Arriva dopo Massimo Bontempi.

CAGLIARI - Rispetto dell’ordine pubblico – ben venga il dialogo ma tolleranza zero in caso di scontri violenti – la sicurezza dei cittadini fissata al primo posto e contrasto, con ogni mezzo e lavorando tutti uniti, al traffico di droga. Queste le priorità appuntate nell’agenda di Filippo Dispenza, nuovo questore di Cagliari. “Sono disponibile al confronto con chi protesta perché non ha un lavoro o, come nel caso della mia precedente sede, verso chi è contrario alla Tav. Ma non tollero che i miei uomini siano bersaglio di azioni illegali. Devo garantire la sicurezza della popolazione, resto aperto al dialogo e alla mediazione, la mia sarà un’azione sempre trasparente”, esordisce Dispenza.

Con la sua attività di questore a Alessandria, la criminalità è calata: “Al mio arrivo la città piemontese era al quarto posto in Italia per le rapine, sono riuscito a farla calare fino al sessantesimo posto”. Dispenza è stato, per anni, alla direzione centrale per l’emigrazione e ha ricoperto molti incarichi delicati: come in Colombia, dove ha lavorato nel contrasto dei traffici internazionali di sostanze stupefacenti. “Il mondo della droga è purtroppo tutto correlato, l’isola è un punto di passaggio della droga, soprattutto nei porti. La lotta a queste organizzazioni criminali passa anche per l’educazione dei giovani, ho parlato in tanti licei e università, sono pronto a incontrare gli studenti e parlare dell’educazione alla legalità, se mi verrà richiesto, anche qui a Cagliari”.

Emergono due maxi-temi: il Cpa di Elmas e lo stadio Sant’Elia. Riferendosi alla struttura interna all'aeroporto militare, il neo questore è netto: “Qualche anno fa avevo parlato con dei colleghi a proposito di questo centro, non va bene che si trovi all’interno di un’aeroporto, è un’anomalia. Potrebbero verificarsi problemi alla circolazione aerea o disagi in caso di improvvisa occupazione delle piste. Ritengo che vada spostato, non mi sembra opportuno che resti ancora lì”. Sulla situazione del Sant’Elia, Dispenza fa un discorso ad ampio raggio: “Le problematiche, in passato, dovevano essere affrontate con più buon senso da tutte le parti coinvolte. Non si può vivere sulle emergenze”, nota Dispenza, che invita al “buonsenso per garantire il rispetto delle norme e soprattutto la sicurezza degli atleti, del pubblico e degli operatori come gli stessi poliziotti, i vigili del fuoco e i carabinieri. E’ certo che in caso di violazione di regole o di sicurezza a rischio io agirò di conseguenza”.

Filippo Dispenza conosce bene la Sardegna, “sono stato molte volte in vacanza, qui ho tanti amici e tanti colleghi”, e rimarca, se mai ce ne fosse bisogno, “l’impegno per la sicurezza dei cittadini, ho già chiesto ai sindacati di aumentare le pattuglie per le strade”. Un cenno anche agli attentati dei mesi scorsi compiuti contro molti amministratori locali: “non c’è allarme, ma bisogna prevenire. I conflitti si risolvono col confronto, che può anche essere aspro. Di certo non con lo scontro, tanto più in un’isola popolata da cittadini con una forte dignità”.