Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via Premuda, vandali scatenati

Fonte: L'Unione Sarda
7 gennaio 2014

- Presi di mira i giardinetti: a poca distanza c'è anche un'auto distrutta

 

Vandali scatenati in via Premuda. Nel mirino i giardinetti. La staccionata in legno che delimita il piccolo parco era stata da poco ripristinata dagli operai del Comune dopo un primo raid. Alcuni giorni fa è stata nuovamente devastata, per noia, da un gruppo di giovani sbandati che avrebbe dato vita a uno stupido gioco. Per la precisione una gara di calci, come già successo in via Manzoni, utilizzando la staccionata come banco di prova per verificare la forza dei colpi. L'area è stata immediatamente circoscritta con il classico nastro rosso e bianco di pericolo per evitare che qualcuno possa ferirsi in mezzo agli spuntoni. Risultato: il giardino pubblico sotto i palazzi di via Premuda è in buona parte inagibile.
Una situazione spiacevole e inaccettabile per i residenti, stufi di convivere con l'inciviltà. Nella zona il degrado la fa da padrone. A duecento metri dall'area verde vandalizzata si può ammirare anche una carcassa d'auto “dimenticata” vicino al marciapiede. La vettura, una vecchia Punto di colore blu scuro, è ancora in possesso di una targa e non risulterebbe rubata. La carrozzeria è stata danneggiata, i vetri infranti. Anche i fanali sono stati distrutti. Eppure il rottame continua a fare bella mostra di sé tra la scuola e le palazzine comunali, senza che nessuno se ne curi. Un monumento al degrado a quattro ruote (anzi… tre più il ruotino d'emergenza) che dovrebbe essere rimosso al più presto dalla strada e portato allo sfasciacarrozze.
In via Podgora, a breve distanza, altre carcasse d'auto abbandonate furono rimosse tempo fa dopo anni di attesa e accese proteste. Gli abitanti di via Premuda sperano in un intervento più rapido. Nel frattempo proseguono le lamentele, in tutto il quartiere, per le pessime condizioni di strade e marciapiedi, aggravate dalle piogge torrenziali di novembre e dicembre. Anche la pulizia lascia a desiderare, con tanti sterrati incolti che rischiano di trasformarsi in discariche abusive. «Di fronte al cimitero di San Michele il Comune aveva pulito ma l'immondezzaio si sta già riformando», denuncia Silvio Pinna, portavoce del Comitato case popolari, «stesso discorso dietro via La Somme. L'area giochi di via Podgora, invece, è stata lasciata a metà». (p.l.)