Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Delogu di nuovo comandante della Polizia municipale

Fonte: L'Unione Sarda
13 dicembre 2013


Ruolo ad interim dopo che il Tar ha azzerato quattro nomine

 



Tre novità e un ritorno: è quello di Mario Delogu, per nove anni al comando della Polizia municipale, ora al rientro sulla sua poltrona dopo una parentesi di 18 mesi alla guida della Protezione civile del Comune. Predecessore di Manuela Atzeni, sarà anche il suo successore, dopo la sentenza del Tar che ha annullato quattro nomine a dirigente. Tra queste, anche quella della Atzeni, prima donna ad arrivare al vertice dei Vigili urbani di Cagliari.
Delogu ha ricevuto un incarico ad interim, che varrà fino alla fine dell'anno. Ma dal 1° gennaio entrerà in vigore la nuova “macrostruttura” municipale con le competenze: nel piano del sindaco è confermata la nomina, che diventerà definitiva e si aggiungerà alla guida della Protezione civile.
Ma ieri Zedda ha firmato anche le altre nomine: Ersilia Tuveri sarà la dirigente del servizio Cultura, Pubblica Istruzione e Sport. Per ora aveva la delega agli Affari istituzionali e quella, importantissima, alle Politiche sociali. Ora sarà nelle mani di Alessandro Cossa, per anni alla guida del Turismo, da un anno alla Pianificazione strategica e Politiche comunitarie. Al settore Appalti, coordinato fino alla scorsa settimana da Teresa Carboni, arriverà invece Mario Mossa, dirigente dei Lavori pubblici.
Il rimpasto ai vertici degli uffici - si attende ancora quello degli incarichi in Giunta, dove mancano due assessori - è stato un passo obbligato. O almeno anticipato (a gennaio sarebbe comunque arrivato qualche cambio legato alla nuova macrostruttura) a causa della sentenza del Tar che ha dichiarato illegittime quattro nomine di altrettanti dirigenti.
La promozione di Claudia Madeddu, Manuela Atzeni, Giambattista Marotto e Teresa Carboni non era legittima secondo i giudici amministrativi, che hanno accolto il ricorso presentato da Mario Bandel. Il Comune prima di procedere allo “scorrimento della graduatoria” avrebbe dovuto avviare la procedura di mobilità, alla quale Bandel aveva diritto. Non solo: lo scorrimento, come sosteneva il ricorrente, «è legittimamente attivabile solo per coprire posti resisi disponibili successivamente all'indizione del concorso cui si riferisce la graduatoria interessata», mentre nel caso di Atzeni, Marotto, Carboni e Piras, «alla data di indizione del concorso sarebbero già risultati vacanti undici posti dirigenziali, dei quali quattro relativi alle funzioni di dirigente amministrativo contabile». Ecco il perché dell'annullamento, contro cui il Comune potrebbe presentare ricorso al Consiglio di Stato. (m.r.)