Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Chiederemo tutti i danni»

Fonte: L'Unione Sarda
13 dicembre 2013


Non si placano le polemiche dopo il «no» del sindaco Massimo Zedda al progetto

 

Su Stangioni, l'ira dei proprietari: «Dette tante falsità»



Stanno aspettando dal 2006. In tutto questo tempo hanno chiesto permessi, accettato modifiche al progetto, indetto conferenze stampa per spiegare quanto il loro nuovo quartiere sarebbe stato innovativo e compatibile con il resto della città. Ma qualche giorno fa, nonostante tutto questo, hanno ricevuto il «no» definitivo del sindaco Massimo Zedda. Eppure non si arrendono. Confcooperative e le tante persone che avevano deciso di investire sull'area di Su Stangioni, dove dovrebbe sorgere un quartiere “ecosostenibile” da 2.600 abitanti, ora minacciano di adire le vie legali. Ma soprattutto vogliono far capire l'ingiustizia che, dicono loro, stanno subendo.
CONFCOOPERATIVE «Girano informazioni false - spiega Antonio Mattana, leader regionale di Confcooperative Federabitazione - la gente deve sapere come stanno le cose. Innanzi tutto il quartiere non verrà costruito su zone agricole, perché si tratta di aree edificabili già da tempo, com'è confermato nell'attuale Puc». Secondo Mattana, Zedda si sta appropriando di poteri non suoi: «Solo il Consiglio comunale ha la prerogativa di bocciare l'iniziativa e modificare la destinazione urbanistica delle aree di Su Stangioni». E a quanto pare c'è chi non è sulla stessa linea del sindaco: «Ci sono consiglieri della maggioranza che non sono d'accordo con lui», dice.
DISSESTO IDROGEOLOGICO Un altro punto che Confcooperative vuole smentire è che il nuovo quartiere potrebbe portare al rischio alluvione, con Pirri in pericolo: «Non è vero - spiega Gilberto Marras, direttore Confcooperative - il quartiere è progettato con il principio dell'“invarianza idraulica”, e tra l'altro le acque meteoriche che il quartiere scaricherà non saranno di portata superiore a quelle che già ad oggi, con i terreni incolti, confluiscono per via naturale verso Fangario e Santa Gilla».
LA PERMUTA L'amministrazione comunale in passato aveva proposto ai proprietari una permuta: un fabbricato di via Baylle e le aree dell'ex mattatoio e dell'ex mercato ortofrutticolo in cambio di Su Stangioni. Proposta respinta: «Secondo il sindaco questo scambio basterebbe per compensare i proprietari e le cooperative - dice ancora Marras - Come dire “io vi do degli immobili di maggiore pregio, voi realizzate un numero minore di abitazioni, però potendo speculare sul maggior valore di questi immobili del centro e della periferia sarete ripagati”. Ma noi non siamo speculatori - prosegue - e non ci passa per la mente di continuare a portare sul mercato immobili a prezzi insostenibili, che incrementeranno il numero delle case invendute. A Su Stangioni non ci saranno abitazioni del genere, perché le realizzeranno gli stessi proprietari per se, i loro familiari e le cooperative».
I PROPRIETARI Sull'area di Su Stangioni tante famiglie hanno investito i risparmi di una vita: «La maggior parte di noi aveva acquistato in quel terreno per realizzare una casa di qualità ma a basso costo per i propri figli - spiega Giacomo Pisano, che rappresenta i proprietari - avevamo investito su un'area già edificabile, non siamo andati all'avventura, non siamo speculatori. Il sindaco dovrà darci delle spiegazioni, noi faremo tutto il possibile perché i nostri diritti vengano rispettati. E chiederemo i danni, sia materiali che morali».
P.C.C.


Riformatori

«La Giunta faccia chiarezza
definitivamente»

Uno degli obiettivi più importanti dichiarati per il nuovo quartiere di Su Stangioni, si sa, è sempre stato quello di arginare lo spopolamento della città.
Soprattutto per questo motivo il capogruppo dei Riformatori in Consiglio comunale, Alessio Mereu, ha deciso di presentare un'interrogazione al Sindaco Massimo Zedda e alla Giunta comunale, chiedendo «quali decisioni intendano adottare in relazione al piano di zona individuato in località Su Stangioni, e più in generale - prosegue l'interrogazione - quali strategie intendano porre in essere per arginare il fenomeno dello spopolamento a causa del mancato reperimento, nella città di Cagliari, di alloggi a prezzi contenuti ed accessibili».
Tutto, questo, prosegue Mereu, preso atto che «il Consiglio comunale, con deliberazione n. 20 del 29/03/2011, approvata all'unanimità, ha espresso parere favorevole in merito alla soluzione di Piano Particolareggiato proposta per l'area di Su Stangioni». (p.c.c.)