Rassegna Stampa

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Fiera, tagliati fuori centinaia di espositori. Parte la protesta: “Per noi un grave danno”

Fonte: web SardegnaOggi.it
11 dicembre 2013

Artigiani e artisti estromessi dalla Fiera Natale. Venerdì inizia l’edizione 32, la settimana scorsa dalla Camera di commercio esce il “niet” per centinaia di espositori. Tra le motivazioni del divieto ci sarebbe il fatto che chi espone e vende la propria oggettistica non paga le tasse. Oggi è in programma una protesta davanti alla sede dell’ente camerale. “Siamo pronti a dare battaglia, si tratta di una decisione che arriva in pieno periodo natalizio, arrecando un grave danno economico a tanti che vivono proponendo le creazioni del loro ingegno”, spiegano le varie associazioni.

CAGLIARI - Dai cinque padiglioni riempiti l’anno scorso, con tanto di affitto regolarmente pagato e oltre trecento espositori, a neanche un metro quadro a disposizione. Il variegato mondo cagliaritano degli hobbisti resta fuori da Fiera Natale, per volontà della Camera di commercio (ente che controlla l’azienda speciale di piazza Marco Polo). Verso ottobre, come ogni anno, numerose associazioni avevano presentato la domanda di partecipazione. Quasi due mesi di attesa, venerdì scorso la comunicazione che chiude le porte del quartiere fieristico a piccoli artigiani e artisti. Una lettera, inviata dai piani alti della Camera di commercio e giunta alla segreteria della Fiera contiene le ragioni del “no”. E ci sarebbero due elementi: nessun hobbista tra i padiglioni perché vendono ma non pagano le tasse, e gli anni passati più di un espositore avrebbe evitato di battere scontrini o fatture. Tant’è: oggi molti espositori si sono dati appuntamento di buon’ora fuori dalla Camera di commercio, per cercare di capire se c’è la possibilità di un ripensamento.

“Siamo stati tenuti per oltre due mesi in sospeso, la comunicazione è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Avevamo presentato la classica richiesta di un padiglione, per dieci giorni di esposizione avremmo pagato 4200 euro di affitto. Ripensando ai numeri da record delle edizioni precedenti, sembra quasi uno scherzo”, così Pierpaolo Manca, presidente dell’associazione cagliaritana ViviCastello. Negli ultimi tre periodi pre-natalizi sempre presente in Fiera coi suoi oltre cinquanta soci. “La decisione del no da parte della Camera di commercio è arrivata una settimana fa, creando un danno immenso perché, a pochi giorni dal Natale nessun hobbista ha uno spazio quotidiano dove poter esporre e guadagnare qualcosa. Informeremo i cittadini di questa scelta, chi sceglierà di visitare la fiera dovrà sapere il motivo della nostra assenza”.

Nessuna esposizione anche per l’associazione onlus CreArte, dalla quale un anno fa è nata un’altra associazione, Il giardino del ricamo. “Contiamo trenta soci, entro lo scorso 25 ottobre abbiamo consegnato tutte le carte alla fiera, tra lo statuto e il progetto, per noi sarebbe stata la prima volta come espositori. Avevamo anche deciso di dividere i costi dell’affitto del padiglione con un’altra associazione”, spiega la presidente Mariangela Porcu, “dall’organizzazione fieristica ci avevano detto che non sussisteva nessun problema. Non erano obbligati a farci esporre, ma hanno atteso l’ultimo momento per comunicarcelo. In questo modo ci hanno tagliato le gambe per tutto il periodo natalizio”.

Oggi, dunque, la protesta sotto le finestre della Camera di commercio, nel Largo Carlo Felice. La volontà degli hobbisti è riuscire a far salire una loro rappresentanza e parlare con la direzione dell’ente camerale. Poi, la prosteta dovrebbe spostarsi sotto palazzo Bacaredda, anche se non è ancora chiaro quale e se il Comune abbia avuto un ruolo in questa vicenda (anche se è utile ricordare che l’amministrazione comunale, attraverso il primo cittadino, ha una sedia all’interno dell’organo di sorveglianza).