Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I ricordi della coreografa e il rumorismo di Aki Onda

Fonte: L'Unione Sarda
10 dicembre 2013


Al Ghetto di Cagliari per la rassegna “Da dove sto chiamando”

 

Quando le luci illuminano lo spazio scenico, Francesca Foscarini è già lì, immobile, in attesa che i ricordi attraversino il corpo e diano vita a movimenti. Corpo che da principio si muove con cautela, raccoglie piccoli stimoli, tende in direzioni contrapposte, e poi acquista intensità, esplorando tensioni ed equilibri, disegnando un percorso di energia, di qualità che esplodono, si sviluppano e si esauriscono per rinascere in nuovi impulsi. “Grand Mother” il titolo della pièce che sabato al Ghetto di Cagliari ha chiuso la rassegna “Da dove sto chiamando”, allestita da Spazio Danza e Signal.
Un lavoro che trae spunto dai ricordi della nonna della coreografa Sara Wiktorowicz, autrice del pezzo, e che procede tra parti strutturate e improvvisazione, mescolando rimandi, emozioni, fisicità, ma anche il primo capitolo di una trilogia in rosa intitolata “Once upon a time”. «Esiste anche il secondo, che abbiamo appena finito di scrivere. Vedrà in scena entrambe e ci sarà una parte video», precisa l'interprete al termine della performance, a cui il pubblico tributa lunghi applausi e che accompagnano le altre produzioni della serata: il progetto installativo e vocale “Ausencia”, firmato da Anna Dora Domo, e il set di elettronica analogica di Aki Onda che, con la tecnica del multi-layer taping, avvolge la platea di suoni raccolti. Un flusso incessante di materiali sonori e vocali, ora di matrice etnica ora urbana, che produce rumorismo, parossismo, saturazione, frantumazione, impatto assordante.
«Varietà e qualità delle proposte, trentotto, ci hanno permesso di avere ogni sera una buona risposta di pubblico», dichiarano gli organizzatori Momi Falchi, Tore Muroni, Alessandro Olla. Intanto la mostra “In-Between. Urban Interferences” - opere di Federico Carta, Manuel Attanasio, Stefano Marongiu, Mei Ziqian, Alessandro Carboni, Paolo Marchi, Stefano Fois, Vincenzo Grosso, Marta Anatra - allestita a Palazzo di Città, curata da Emanuela Falqui e Marco Peri,sarà visitabile visitata fino al 15.
Carlo Argiolas