Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La stagione è iniziata da 40 giorni E dei ricciai (legali) non c'è traccia

Fonte: L'Unione Sarda
9 dicembre 2013


La città è piena di venditori abusivi, che il Comune voleva mettere al bando

 



La rete metallica è sparita e sabato notte sono comparsi anche i gazebo di plastica. Ma dei ricciai a Su Siccu continua a non esserci traccia. A quaranta giorni dalla partenza della stagione, l'area di viale Colombo non è ancora decollata e resta affidata solo agli ambulanti (perlopiù abusivi) sparsi qua e là tra il centro e il lungomare. Mancano i concessionari, le sedie e anche i tavolini.
Così per i cagliaritani che ieri mattina sono andati ai piedi di Bonaria per il pranzo a base di ricci arriva l'ennesima delusione. «Ero convinto di trovare aperto», commenta Maurizio Corazzino, 48 anni «Non capisco il motivo dei ritardi. Suppongo si tratti dei soliti problemi burocratici, ma non ha senso rinviare così tanto l'apertura». Rassegnato ne approfitta per godersi il sole tiepido sulla panchina. Meno diplomatica Maura Murru, 57 anni: «È una vergogna, siamo quasi a metà dicembre ed è ancora tutto fermo». Sale in macchina, diretta al Poetto, dove i venditori abusivi non hanno date da rispettare. Dal Comune non arrivano risposte: «Credevo che i concessionari iniziassero proprio questa domenica», risponde stupito Mondo Perra, presidente della commissione alle Attività Produttive. «I gazebo sono montati, i rivenditori sarebbero già in condizione di lavorare».
NIENTE LICENZA Ma i ricciai che dovrebbero operare nell'area di viale Colombo vedono un film diverso. «Non ci hanno ancora dato la licenza, sino a quando non ci verrà assicurata non possiamo vendere», spiega con tono polemico Francesco Carta. «Spero che almeno la prossima settimana sia tutto a posto». Nel frattempo prosegue la sua attività nello spiazzo all'ingresso di Marina Piccola. I clienti non mancano, ma la concorrenza è spietata. Da qualche giorno a pochi metri da lui c'è un altro punto vendita improvvisato. Con tanto di cartone pubblicitario a bordo strada. Da un lato i fenicotteri, dall'altra il mare. In mezzo ci sono loro: gli ambulanti spaccano ricci e qualcuno si avventura anche nella vendita - sottobanco - dei vasetti di polpa. Intanto a Su Siccu tutto tace. Trentanovemila e cinquecento euro per il rimontaggio e la manutenzione straordinaria dell'area in questione, messi sul piatto da palazzo Bacaredda. Più la paga per gli operai che si sono occupati di montare e allestire i tendoni. «Comune di Cagliari, Servizio lavori pubblici. Opera realizzata da Edilpam costruzioni srl», recita il cartello a pochi metri dall'ingresso dell'area attrezzata sul lungomare di viale Colombo. Sembra un giallo: l'Edilpam citata è l'impresa che si è occupata dei lavori l'anno scorso. Ma quest'anno gli interventi per i gazebo sono stati affidati a un'altra ditta, che non compare da nessuna parte. Ora si aspetta l'apertura ma si rischia un'altra sorpresa: tra Cagliari e l'hinterland sono 300 i ricciai autorizzati a vendere i loro prodotti per strada, ma il paradosso è che a Su Siccu ci sarà spazio solo per tre di loro.
Sara Marci