Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Pressing su Soru perché ritiri le dimissioni

Fonte: La Nuova Sardegna
17 dicembre 2008

MERCOLEDÌ, 17 DICEMBRE 2008

Pagina 6 - Sardegna



La richiesta viene dai sindaci. Il Centrodestra: «Non abbiamo candidati di serie B»




ALFREDO FRANCHINI

CAGLIARI. Mancano cinque giorni al momento della verità, cioè alla riunione del Consiglio in cui si discuteranno le dimissioni di Soru. La situazione interna nel Pd non si è schiarita e ogni giorno in più è un lento avvicinamento alle elezioni anticipate. Ieri Soru ha incontrato a Roma il capogruppo del Pd, Soro, e Tore Ladu ai quali ha ribadito che, alla ripresa dei lavori in aula, porrà alla maggioranza le condizioni annunciate dal primo giorno a cominciare da una Finanziaria assolutamente blindata (e quindi senza emendamenti). Certo il voto dell’Abruzzo non è incoraggiante per nessuno: l’astensionismo ha colpito il Pd ma anche il nuovo eletto del Pdl ha raccolto soltanto il 25% dei voti. Fatte le debite differenze, molti in Sardegna hanno colto in quell’astensionismo esasperato un segnale poco incoraggiante. E aumentano le pressioni perché Soru ritiri le dimissioni. Ieri il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, ha inviato un fax a tutti i sindaci dell’isola pregando loro di rispedirli firmati alla Regione. L’appello bipartizan dei primi cittadini ha una spiegazione: «È rischioso per la Sardegna restare senza un governo in questa fase». L’attività rischia di bloccarsi (senza la Finanziaria) e, in particolare, i Comuni sarebbero in difficoltà nel momento in cui, per legge, devono elaborare il Bilancio. Intanto è imminente il commissariamento del Partito democratico. L’ex segretario Antonello Cabras fa sapere che «il Pd farà l’impossibile per vincere le elezioni». Con molta autoironia altri aggiungono «che per ora è stato fatto tutto il possibile per perderle». Per Tore Serra (Unire la Sinistra) le forze democratiche devono riflettere: «La perdita del consenso del Pd rende prioritario definire meglio cosa si intende per coalizione di centrosinistra».
Il Centrodestra, intanto, si mobilita. Il coordinatore di Fi, Cappellacci, ha risposto a Casini «che il Centrodestra non ha candidati alla presidenza di serie B o Z». E, tornando sulla legge Urbanistica, Mario Floris (leader dell’Uds) ha presentato una proposta di legge col proposito di sgomberare il campo da ogni equivoco. Un solo articolo per chiedere al Consiglio di intervenire a sostegno dell’ambiente e della tutela del paesaggio della Sardegna. La proposta fissa un divieto assoluto trentennale di costruzione nei terreni attualmente vincolati dalla legge regionale 8, (la cosiddetta salva-coste). Il provvedimento riguarda tutti i terreni venduti dopo l’entrata in vigore della legge. «Si è parlato tanto in questi ultimi tempi di speculazione e questa proposta», ha spiegato Mario Floris, «intende affrontare in modo concreto il tema della salvaguardia di beni ambientali e paesaggistici di assoluto valore strategico per l’immagine della Sardegna. Sono proprio curioso di vedere quanti di coloro che hanno subito elevato la loro voce contro i nuovi cementificatori saranno capaci di rifiutarsi di approvare questa legge».