Rassegna Stampa

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Bufera Teatro Lirico, salta il Cda

Fonte: web cagliaripad.it
2 dicembre 2013

L'incontro era stata convocato nei giorni scorsi, ma quando tre consiglieri, Gualtiero Cualbu, Maurizio Porcelli e Giovanni Follesa si sono presentati all'appuntamento non hanno trovato nessuno In serata ricevono una mail: “Opportuno un rinvio”


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Saltato il Consiglio di amministrazione della verità al Teatro Lirico, ma anche sulla riunione di questo pomeriggio, fissata per le 18.30, non sono mancati i colpi di scena. L'incontro era stata convocato nei giorni scorsi, ma quando tre consiglieri, Gualtiero Cualbu, Maurizio Porcelli e Giovanni Follesa si sono presentati all'appuntamento non hanno trovato nessuno. In tarda mattinata, secondo quanto si è appreso, era stata inviata loro una e-mail con la quale si spiegava che sarebbe stato opportuno un rinvio. Tutto questo, diceva sempre la lettera, alla luce di quanto dichiarato ieri in aula consiliare dal sindaco Massimo Zedda, presidente della Fondazione: il Cda, con due componenti dimissionari, non può andare avanti. A quel punto, saltato il Cda, i tre consiglieri hanno raggiunto i lavoratori in assemblea dalle 17 in platea.

"Ci è stato spiegato - racconta Simone Guarneri, sindacalista- che sono stati inviati dei pareri legali al ministero per fermare l'iter che porta al commissariamento. Domani spiegheremo le nostre ragioni in una conferenza stampa: siamo convinto che il commissariamento sia una nuova forzatura. Siamo pronti per nuove manifestazioni".

Una battaglia in punta di diritto: con il parere legale si cercherebbe di smontare la tesi secondo la quale il commissariamento sarebbe, dopo le dimissioni di Arru e Cincotti, l'unica strada percorribile. Si oppongono alla nomina del commissario non solo i lavoratori, ma anche la Regione. Nei prossimi giorni, forse già da lunedì, potrebbe essere fissato un incontro tra la stessa Regione e il Ministero.

Riformatori all'attacco, nel mirino  Zedda. "Stiamo mettendo - sottolinea il coordinatore regionale Michele Cossa- nelle mani di Roma le sorti del più importante centro culturale della Sardegna".

Presidente della Fondazione sotto accusa. "In un momento in cui la priorità del ministero è quella di tagliare drasticamente le spese e non certo quella di rilanciare il teatro - prosegue Cossa - Zedda anziché preoccuparsi di ripristinare la legittimità nella gestione si è adoperato per far precipitare le cose, spianando la strada ad una situazione ancor più caotica, che rischia di compromettere seriamente la programmazione e la vita dell'ente. Certo, è necessario che la Regione, che con le sue risorse tiene in piedi il Lirico, giochi un ruolo diverso sia nella gestione che nel controllo di come le ingenti somme che ogni anno eroga all'ente vengono utilizzate".