Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Prima casa, rebus-aliquote

Fonte: L'Unione Sarda
2 dicembre 2013

Incognita Sardegna sugli aumenti: delibere comunali entro 9 dicembre
 

Il Governo fa di più e i cittadini un po' meno: si intesta il 60% della mini-Imu (348 milioni, cioè il 60% della differenza tra quanto pagato con aliquota standard e quanto invece bisognerebbe pagare con aliquota maggiorata) e lascia il restante 40% (non il 50% come inizialmente ipotizzato) da gestire ai Comuni. Cioè da far pagare ai cittadini. Sarebbero circa 2.700 (più di uno su tre) gli enti interessati: tra questi non risultano per ora Comuni sardi ma la loro presenza non è da escludere visto che c'è tempo fino al 9 dicembre per approvare e pubblicare le relative delibere che rimodulano le aliquote oltre il tetto statale dello 0,4%. È comunque stabilito che i contribuenti di questi Comuni, possessori di prima casa, dovranno versare entro il 16 gennaio l'ammontare pari al 40%.
L'ALTERNATIVA Ma, conferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini, «in sede di esame parlamentare si potrà verificare se è possibile trovare ulteriori risorse per evitare questo problema. Se copriamo tutto, va meglio per tutti». Anche se su banche e assicurazioni, dice, «non si torna indietro». E a proposito di assicurazioni, il direttore generale dell'Ania, Dario Focarelli, esclude che l'aumento fiscale possa tradursi in aumenti sull'Rc auto. Resta però l'intenzione di ricorrere contro la decisione del Governo di alzare l'Ires.
INCERTEZZA E CAOS I telefoni degli studi di commercialisti e tributaristi sono in questi giorni bollenti, bersagliati dalle chiamate di clienti che chiedono lumi sui prossimi adempimenti fiscali, a cominciare dal saldo dell'Imu. «Nessuna chiarezza finora sia sull'Imu che sugli acconti delle imposte sul reddito sul 2013 da versare. Siamo tempestati da chiamate dei clienti che ci chiedono cosa devono fare», dice il presidente dell'associazione nazionale commercialisti, Marco Cuchel, esprimendo tutto il disappunto della categoria per una situazione di obblighi fiscali avvolta ancora nella nebbia. «Stiamo spasmodicamente aspettando di leggere il testo decreto sull'Imu - dice Cuchel - al momento non abbiamo chiarezza su quali siano i soggetti interessati alla proroga del termine dal 2 al 10 dicembre per l'acconto fiscale, se vale cioè solo per i soggetti Ires, oppure anche per gli altri contribuenti, comprese le persone fisiche che versano l'Irpef, come è sembrato di capire da alcune dichiarazioni di esponenti del governo».
Riguardo all'Imu c'è un po' più chiarezza ma il discorso è lo stesso: «milioni di cittadini non sanno ancora esattamente quanto dovranno pagare».