Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Al via il tour per spiegare le regole

Fonte: L'Unione Sarda
19 novembre 2013

Domani lo strumento paesaggistico farà tappa a Sassari. Gli ambientalisti sono critici

 


Il nuovo Piano paesaggistico regionale, nella filosofia della Giunta Cappellacci, dovrà far saltare gli impedimenti. «Non vuol dire cementificare», hanno ricordato dal palco della sala convegni della Fiera di Cagliari i dirigenti della Regione, con in testa il responsabile dell'Urbanistica Marco Melis, il capo di gabinetto Massimiliano Tavolacci, i dirigenti degli uffici della Pianificazione e quelli della tutela del paesaggio.
L'ASSEMBLEA «Significa agevolare i Comuni nell'adeguamento dei Puc al Ppr», ha ricordato Melis, «con la Regione che riprende in capo a sé il ruolo di redigere il Piano e con i Puc non sono più chiamati a colmare le lacune del Ppr».
LE SCADENZE Intanto il 30 novembre scadono i termini per la presentazione di osservazioni da parte dei cittadini e la Regione avrà 30 giorni per rispondere. Dal 30 novembre ci sono 60 giorni per ottenere la Vas, la valutazione ambientale strategica. La Regione, per rispondere sulla Vas, avrà altri 90 giorni: «A marzo, quindi, questo percorso potrà essere completato». Nel frattempo, in altre tre tappe (a cominciare domani da Sassari, entro fine mese a Oristano e a Nuoro) il Ppr farà il tour dell'Isola.
GLI ERRORI Su circa 10 mila beni paesaggistici sardi sono stati individuati oltre 6 mila errori. «Le mappe digitali consultabili anche attraverso smartphone», hanno evidenziato i tecnici, «permetteranno di tutelare in modo corretto queste aree, ma anche di soppiantare le vecchie cartografie cartacee spesso sbagliate e vecchie. Il presupposto è la chiarezza». Aspetto che - secondo molti - faceva difetto alla pianificazione del 2006, visto che solo otto Comuni si sono adeguati: «Il problema è proprio capire perché solo otto Comuni si sono adeguati e spiegare in modo chiaro i motivi del cambiamento», dice Enrico Corti, responsabile regionale dell'Istituto nazionale di Urbanistica (Inu). «Nel nuovo Piano si intravede a fatica il modo in cui in concreto il Ppr sarà realizzato nei territori. Le procedure seguite e i tempi non convincono. Nel direttivo dell'Inu, sabato a Nuoro, si è deciso che, più di una difesa a priori del Piano del 2006, è opportuno capire il modo in cui la pianificazione interverrà sui territori e quali tutele garantirà».
I COMUNI E se i rappresentanti degli uffici tecnici di diversi Comuni del Cagliaritano hanno manifestato l'esigenza di una maggiore semplificazione, gli ambientalisti contestano le procedure: «Sarebbe stato più corretto far partire il periodo delle osservazioni da dopo l'illustrazione del Piano, che invece avviene ora, in prossimità della scadenza», tuona Vincenzo Tiana, leader di Legambiente.
GLI AMBIENTALISTI «Dopo aver sentito l'esposizione siamo ancora più allarmati perché vengono riesumate tutte le lottizzazioni bloccate prima del 2006 e nel 2004 con la Legge salvacoste». Tiana conclude: «Questa revisione per agevolare i Comuni, permettendo con le norme transitorie di poter realizzare anche interventi parziali con accordi di programma e piani strategici, disincentiva l'adeguamento della pianificazione».
Lo. Pi.