Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Centenari, traguardo senza misteri

Fonte: La Nuova Sardegna
7 maggio 2008

CONVEGNO

Centenari, traguardo senza misteri

La vita sociale è un altro elemento fondamentale per raggiungere la meta
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CAGLIARI.Vanno in palestra o praticano con costanza altri sport, incontrano gli amici quasi ogni giorno e in tutta Italia spendono in cosmetici un miliardo di euro l’anno. Modelle? No: ultrasessantenni. L’identikit che non t’aspetti è saltato fuori durante il convegno “Sardegna, isola dei centenari”, organizzato dalla Fidapa all’ex distilleria di Pirri. Sul primato dell’isola sul versante longevità ci sono pochi misteri. Lo ha ricordato anche la giornalista Rosanna Romano quando, in apertura dei lavori, ha sciorinato qualche dato. Impressionante: ‹‹Numeri alla mano, in Sardegna si registra la più alta concentrazione al mondo di persone che hanno passato i cent’anni. Per rendere l’idea, basta dire che nella nostra regione si contano 22 centenari ogni 100mila abitanti. Il record attuale spetta a Ovodda: su millesettecento abitanti, ben sette hanno spento le cento candeline. E non si tratta certo di persone che passano la giornata di fronte alla televisione: la maggior parte continua infatti a coltivare una ricca vita sociale e può contare sulla costante presenza dei parenti, visto che la maggior parte dei “nonnini” sardi vive in famiglia››. Ed è anche questo fattore, secondo quanto riferito da Luca Deiana, patron di una ricerca sugli ultracentenari sardi avviata dieci anni fa e docente di scienze biologiche dell’università di Sassari, che concorre al record isolano: ‹‹Il nostro patrimonio genetico ci trasmette anche la longevità, ma abbiamo notato che chi arriva al secolo vive con i familiari, per questo riteniamo sia uno dei fattori fondamentali per vivere a lungo, al quale si aggiungono anche altri elementi: alimentari, ambientali e sociali. Inoltre - ha aggiunto Deiana - abbiamo rilevato come un altro aspetto determinante sia costituito dall’endogamia, la tendenza a sposare compaesani o persone dei paesi confinanti, tipica dei piccoli centri: questo rafforza le caratteristiche del patrimonio genetico››. Secondo Liana Bilardi, presidente della sezione cagliaritana della Fidapa, preso atto di questo record occorre ripensare le politiche sociali in funzione di uno scambio costruttivo tra vecchie e nuove generazioni: ‹‹Bisogna far conoscere le esperienze del passato ai giovani - ha detto Bilardi - perché il passato sia di incentivo per il futuro, e chi meglio dei nostri nonni e dei nostri padri può darci una mano con un consiglio o un gesto di generosità? La nostra associazione si muoverà in questo senso, e a breve inizieremo a pubblicare un giornale dedicato alla terza età››. Un’idea molto apprezzata dal sindaco Emilio Floris, che intravede nell’iniziativa un modo per ‹‹rompere l’isolamento degli anziani, informandoli sugli avvenimenti della nostra città››. Il sindaco ha poi proposto la sua ricetta per migliorare le condizioni di vita degli over 65: ‹‹Dobbiamo favorire la socializzazione, e non solo con i coetanei - ha detto Floris -. Piuttosto, creiamo le condizioni per promuovere un’aggregazione anche con i giovani››.
Pablo Sole