Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lirico, più di mille spettatori contro i tagli

Fonte: L'Unione Sarda
15 dicembre 2008

Dalle 10 alle 22 di ieri, dodici ore di spettacolo promosse dai dipendenti nel teatro di Sant'Alenixedda



«Sognare costa poco ma assistere alla messa in scena di un sogno non ha prezzo». È racchiuso in questa frase, pronunciata in un video dedicato ai colleghi dal tenore Gianluca Floris, il significato della manifestazione “Tutti a teatro tranne i tagli”, che ha portato ieri al Lirico più di mille cagliaritani. Dodici ore di musica, arte e danza per protestare contro i tagli al Fondo unico dello spettacolo e rinsaldare il rapporto fra il teatro e il suo pubblico. All'iniziativa hanno partecipato tutti i dipendenti: musicisti, cantanti, coristi, ballerini, scenografi, tecnici, maschere. Una mobilitazione senza precedenti che non ha avuto i contorni di uno sciopero, ma di una festa aperta a tutti. Finalizzata a ricordare che il teatro non è solo quello che si vede sul palco, ma è anche ciò che avviene dietro le quinte: un mondo sconosciuto in cui operano tanti professionisti a cui spetta il compito di garantire la buona riuscita di ogni spettacolo. Ricchissimo il programma. Alle 10 la prima loggia è stata invasa da scolaresche e amanti della musica che hanno potuto assistere alla prova d'assieme di Evgenij Onegin , al debutto il 19. Nei tre foyer sono state allestite postazioni di trucco, sartoria teatrale e realizzazione di oggetti di scena. Il tutto affiancato dalla proiezione di un collage di spezzoni degli allestimenti più significativi. Nel foyer di prima loggia è stata esposta la macchina del vento e una mostra di foto di scena ed elementi di attrezzeria. Alle 13,30, pranzo con menù a tema: "Sogno di una notte di mezze penne" per primo, "Tagliata di Traviata" per secondo e "Che gelida man…ovra" come dessert. Poi una lunga serata di musica, con tanti artisti, fino alle 22. «Per far sentire la nostra voce avremmo potuto astenerci dal lavoro - afferma Annalisa Pittiu, giovane corista - ma abbiamo preferito organizzare una festa. Volevamo mostrare quello che sappiamo fare e ricordare a tutti l'importanza del teatro». E il sovrintendente Maurizio Pietrantonio, in una nota: «Abbiamo scelto di aprirci alla città per evidenziare come, davanti alle problematiche aperte dai tagli, la scelta è quella di portar avanti la programmazione, confermando, pur nei vincoli di bilancio, qualità e quantità delle produzioni, livelli occupazionali e retributivi».
PAOLO LOCHE

14/12/2008