Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Precari, rottura in Consiglio fuori dall'aula

Fonte: L'Unione Sarda
7 maggio 2008

Comune. Un lavoratore minaccia di gettarsi nel vuoto
Precari, rottura in Consiglio tensione fuori dall'aula

Muro contro muro tra centrodestra e centrosinistra. Delusione tra i precari: potrebbero essere stabilizzati solo in 9 su 39.
La minaccia di un suicidio, la netta rottura tra centrodestra e centrosinistra, qualche spaccatura nell'opposizione, la delusione di tanti precari. È stato un pomeriggio convulso quello vissuto ieri al Muncipio: l'argomento era, ovviamente, la stabilizzazione dei precari. Un problema, a dire il vero, che è stato già risolto dalla delibera 80 del 17 marzo che stabilisce di inserire nella pianta organica del Comune i lavoratori che hanno i requisiti. Ma anche un argomento che continua a contrapporre i due schieramenti politici. Gli scontri in aula stanno lì a testimoniarlo.
Ovviamente, a risentire della situazione sono i diretti interessati. Che, anche ieri, si sono ritrovati i cancelli del Municipio sprangati. Alla fine, è stato deciso di consentire l'ingresso solo a una delegazione. Tra gli ammessi anche quell'Enrico Bernardi che più volte ha minacciato il suicidio. Ebbene, proprio quest'uomo anche ieri ha fatto vivere momenti di tensione: per protestare contro il fatto che non tutti i precari erano stati ammessi nelle tribune, ha scavalcato la balaustra nella parte più alta della scalinata che porta al secondo piano. Bloccato dagli agenti della Polizia municipale e della Squadra volante, è stato, alla fine, immobilizzato e portato in ospedale.
Ma tensione c'è stata anche in aula: sembrava quasi che fosse possibile arrivare a un documento comune. Ma, dopo una riunione della maggioranza, il centrosinistra si è ritrovato tra le mani un ordine del giorno, con il capogruppo di Forza Italia Ugo Storelli come primo firmatario. «Se volete», è stato detto all'opposizione, «potete sottoscrivere questo». Proposta rispedita al mittente visto che il primo capoverso recitava una frase inaccettabile per l'opposizione: “con il programma elettorale della coalizione del sindaco Floris e, altresì, con le dichiarazioni di governo approvate dal Consiglio comunale, si è assunto l'impegno di procedere alla stabilizzazione dei lavoratori precari”.
Rottura su tutti i fronti. Anche se, per qualche momento, si è intravista una spaccatura anche nella maggioranza. Solo a fine dibattito, Maurizio Porcelli (FI) ha ritirato un suo ordine del giorno che, indirettamente, risultava critico nei confronti dell'esecutivo (colpevole di non aver espletato concorsi già banditi). Rottura ricomposta. Mentre la spaccatura nel centrosinistra è arrivata al momento del voto: i socialisti Perra e Ballero, insieme a Giorgio Cugusi, si sono astenuti sulla mozione del democratico Ninni Depau (bocciata con 17 voti contrari e 9 a favore); gli stessi consiglieri si sono poi astenuti anche sul documento di Storelli (17 voti a a favore e 7 contrari).
Ma, alla fine, i più delusi erano proprio i precari: fatti un po' di conti, hanno scoperto che, per “colpa” di una circolare ministeriale, su 39 aspiranti alla stabilizzazione, potrebbero avere il lavoro fisso solo in 9.
MARCELLO COCCO