Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il treno ritorna sul fronte del porto

Fonte: La Nuova Sardegna
5 novembre 2013

TRASPORTI»LA VIABILITÀ NELL’AREA VASTA

 
Il Comune vorrebbe far passare la metropolitana leggera all’interno dell’area portuale come negli anni ’50 
 
 
 
 
Mauro coni Chiederemo collaborazione a residenti e commercianti e ci sarà massima attenzione ai problemi legati alla viabilità


Guido portoghese Un'opera che avrà certamente ripercussioni sulla mobilità dell'area vasta
 
 



di Stefano Ambu

CAGLIARI Basta cercare su internet: una vecchia foto in bianco e nero con il treno (quello soltanto nero) che sfila davanti alle barche del porto. I binari dovrebbero essere ancora lì, sotto l'asfalto dei parcheggi a pochi passi dalle fioriere che dividono lo scalo marittimo da via Roma. Ed è lì che il Comune vorrebbe far passare i treni della metropolitana che collegheranno piazza Repubblica a piazza Matteotti. Forse, delle tre ipotesi presentate ieri nel corso della commissione Viabilità dall'assessore ai Trasporti Mauro Coni, è la soluzione preferita dall'amministrazione. Perché, lo ha precisato lo stesso Coni, il tracciato sarebbe quello meno ingombrante per il traffico. Ma c'è un problema: quell'area è dell'Autoritá portuale. E sull'Authority ora come ora c'è un punto interrogativo più grande della più grande nave da crociera mai arrivata a Cagliari: presente incerto e futuro ancora di più. Nel senso che, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha estromesso Piergiorgio Massidda, ancora però formalmente presidente, dalla guida del porto, non si sa davvero a chi chiedere il permesso. Massidda non può certo dare risposte adesso. E chissà se le potrà dare il commissario straordinario: capo sì, ma chiamato a traghettare il porto verso il presidente del futuro. Ecco, forse bisognerà chiedere l'autorizzazione a quest'ultimo. Ma non prima di porsi una domanda: quando arriva? Vero, per il tratto che va dal Cis alla stazione c'è più tempo: il cronoprogramma messo giù dopo l'accordo di programma firmato con la Regione parla di esecuzione delle opere entro il 31 dicembre 2017. Ma bisogna partire perché si tratta comunque della parte più impegnativa del percorso. Ma ci sono anche le alternative alla nostalgica linea blu, quella che riporta ai tempi in cui i vagoni si avvicinavano ai traghetti per caricare e scaricare le merci. Sono già pronte.

La prima ipotesi fa passare i binari nelle corsie preferenziali di via Roma lato porto: anche quella un'idea un po' dal gusto retrò visto che il tracciato passerebbe sui "ferri" battuti dai tram di città. La seconda vedrebbe invece i treni sfilare nello spazio centrale parallelo ai portici attualmente adibito a posteggi per i residenti della Marina. Già fissato il possibile collegamento alla stazione: la corsia in tutti e tre casi di dovrebbe riallacciare al binario numero due. I soldi? Ci sono venti milioni pronti. Quattordici per il tratto piazza Madre Teresa di Calcutta- stazione. E sei per quello che va da piazza Repubblica al Cis. Ecco, questo dovrebbe subire un'accelerazione nelle prossime settimane perché la scadenza è fissata per il 31 dicembre 2015. Ma – è stato assicurato durante i lavori della commissione – siamo ormai al conto alla rovescia: occorre la firma della convenzione tra Comune e Arst per far partire il "dpp" documento preliminare di programmazione. Poi, dopo trenta giorni, si può iniziare con il vero e proprio progetto preliminare con un'unità che coinvolge diversi servizi pronta ad entrare in azione. Naturalmente occorrerà anche un passaggio in Giunta dopo l'esame della commissione Trasporti. «Chiaramente – ha spiegato Coni – chiederemo massima collaborazione e condivisione con residenti e commercianti e ci sarà massima attenzione ai problemi legati alla viabilità». Un'opera che avrá – ha sottolineato il presidente della commissione Guido Portoghese – ripercussioni sulla mobilità dell'area vasta. «Ma sarà fondamentale – ha spiegato – anche sotto il profilo regionale se pensiamo al collegamento tra piazza Matteotti, con i treni che arrivano da tutta l'isola, sino al Policlinico». Ci sono già i nomi provvisori delle fermate del percorso di 2,4 chilometri: San Saturnino (davanti all'Ossigeno per stare lontani da scavi e storia), viale Diaz (preferita per ora a viale Bonaria), via Roma porto, piazza Matteotti e Stazione.