Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via Is Mirrionis, ecco come migliorare il nuovo rondò

Fonte: L'Unione Sarda
28 ottobre 2013

Il parere di due ingegneri

 


La rabbia di automobilisti e commercianti da una parte, la parola degli addetti ai lavori dall'altra. La rotatoria tra via Cadello, via Is Mirrionis e via Campania ha suscitato sin dai primi giorni di sperimentazione le critiche dei cittadini. Le strettoie che riducono a un unico corridoio di entrata le tre corsie di ciascuna arteria creerebbero code più lunghe del passato durante le ore di punta (lamentate soprattutto dagli automobilisti provenienti da via Is Mirrionis).
Ma a non convincere sono anche i passaggi pedonali troppo pericolosi e le corsie dedicate alle piste ciclabili che intralcerebbero il flusso delle auto. L'opera, insomma, per tanti occhi profani sembra avere peggiorato la situazione precedente, ma a sostegno del Comune scendono in campo due esperti: Francesco Annunziata, ex docente di Costruzione di strade, ferrovie e aeroporti nella facoltà di Ingegneria e Alessandro Olivo, professore universitario di Teoria e tecnica della circolazione stradale. Nonostante il legame con il collega di Facoltà e attuale assessore al Traffico Mauro Coni, i due professionisti hanno cercato di analizzare obiettivamente pregi e difetti del progetto.
«La rotatoria assolve pienamente il compito assegnato - spiega Annunziata -, quello cioè di moderare la velocità degli automobilisti e garantirne la sicurezza». «Non è certo una rotatoria ideale», aggiunge Olivo, «ma è l'unica soluzione fattibile considerando le normative vigenti e la circolazione che grava su quello svincolo: sono 4200 i veicoli che transitano ogni ora, un flusso non gestibile sia con i semafori che con le rotatorie».
Il progetto, però, è perfettibile: su alcuni punti contestati dai cagliaritani anche i docenti sono d'accordo: «Occorrerà gestire con attenzione la coesistenza di auto e bici, i parcheggi e le fermate dei mezzi pubblici, dice Olivo. Le corsie ciclabili non delimitate da cordoli sono pericolose e gli stalli per le soste non possono essere tracciati entro 70 metri dalla rotatoria».
«Devono essere inoltre rivisti gli spartitraffico di cemento al centro delle carreggiate», conferma Annunziata, «e allontanate le strisce pedonali di qualche decina di metri dalla rotatoria». Per il resto, i cagliaritani in cerca di una strada scorrevole possono quindi mettersi l'anima in pace: la sicurezza questa volta ha avuto la priorità.
Luca Mascia