VIA LA SOMME. L'ira degli inquilini delle case comunali in ristrutturazione

«Alle 2 del mattino mi sono alzata per andare in bagno e ho sentito un rumore. All'improvviso una fontana di escrementi è esplosa dal water, poi dal bidet, dal lavandino e dallo scarico della doccia. In un attimo la casa è stata invasa dai liquami. Un incubo».
Maria Gabriella Spiga, 66 anni, infermiera in pensione residente in via La Somme, racconta la sua disavventura con le mani tra i capelli. Venerdì notte è stata costretta ad armarsi di stracci per arginare una maxi fuoriuscita di escrementi. I vicini e alcune amiche l'hanno aiutata. «Abbiamo lavorato per sette ore, fino alle 9,30. Ci sono voluti 5 litri di varechina. Gli stracci poi li abbiamo buttati. Una puzza tremenda». Al sorgere del sole, il figlio ha cercato di scoprire le cause del fenomeno. «Il palazzo è ingabbiato perché un'impresa lo sta restaurando per conto del Comune», premette Gabriella Spiga, «abbiamo trovato un tratto di condotta tranciato e un sacco di cemento inserito all'interno». Un tappo improvvisato che non poteva reggere. «Con il telefonino abbiamo girato un video che testimonia le condizioni del tubo». Non si sa se gli operai abbiano commesso un errore o se si sia trattato di un atto vandalico. La donna ha contattato gli uffici comunali. «Volevo che inviassero qualcuno. Mi hanno risposto che il sabato non si lavora». (p.l.)