Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Per strada dopo lo sgombero, Area: «Non avevamo scelta»

Fonte: L'Unione Sarda
24 ottobre 2013


SANT'ELIA. Per la famiglia sfrattata, metà notte in auto poi da amici
 

Hanno trascorso metà della notte in auto con la loro bambina, che piangeva perché voleva tornare a casa. Solo dalle 2 Alessia e Simone, i due ragazzi fatti sgomberare martedì da un appartamento che occupavano abusivamente dall'agosto del 2012, sono stati ospitati da un amico: «Ma sono daccapo, non sanno dove andare», spiega una parente. Il Comune fa sapere che «l'assistente sociale li attende in Circoscrizione».
“VENDITE” ILLEGALI Dopo lo sfratto, resta la rabbia per tante ingiustizie: soprattutto la vendita illegale dell'usufrutto degli appartamenti popolari, come sottolineano le donne dell'associazione “Sant'Elia viva”. Il fenomeno va di pari passo con l'emergenza abitativa. Chi si vede assegnare un alloggio, spesso ha più convenienza a “venderlo” illegalmente per dieci, venti, trentamila euro piuttosto che affittarlo. Lo cede ma senza cambiare residenza, in modo da non attirare l'attenzione dell'Agenzia regionale edilizia abitativa (Area), proprietaria degli edifici. Il cambio avverrà solo dopo circa due anni: automaticamente chi è dentro l'appartamento diventerà abusivo, ma prima che l'ufficiale giudiziario bussi alla sua porta in genere arriva la sanatoria della Regione. È avvenuto nell'agosto scorso: un articolo passato inosservato all'interno della legge sugli “Usi civici” (la numero 19) sana tutte le occupazioni fino al dicembre 2011.
GLI ALLOGGI Area, in città, ha 2.475 appartamenti assegnati in locazione, prevalentemente a Sant'Elia. Di questi, prima dell'approvazione della legge, 64 erano occupati abusivamente. Dopo la legge 19, sono solo 10. In uno di questi vivevano Simone e Alessia. «Ci dispiace per la loro situazione», spiega il direttore del servizio amministrativo del distretto di Cagliari di Area, Massimo Cambule, «ma la legge ci costringe ad agire».
AREA Anche chi ha parenti che occupano alloggi, si scaglia contro il fenomeno della vendita “illegale” e chiede maggiori controlli, ma il personale dell'Agenzia è insufficiente. Per questo Cambule chiede di «fare denunce circostanziate, così velocizzano il nostro lavoro». Poi assicura: «Comunque, i controlli li facciamo». Sottoscrive l'appello il presidente dell'Agenzia, Giorgio Sangiorgi, che denuncia: «Non ci aiutano le continue sanatorie, che confermano questo quadro di vaghezza. Devo dire che talvolta vediamo esponenti politici che si dichiarano favorevoli alla legalità, e poi votano provvedimenti del genere». Insomma, se si vuole sapere perché continuano le occupazioni, chiedere in Consiglio regionale.
Mario Gottardi