Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Abusi edilizi a passo di danza

Fonte: L'Unione Sarda
21 ottobre 2013


SA ILLETTA. La Forestale ha messo sotto sequestro un ristorante, 10 gazebo e un pub
 

Una discoteca nel complesso medievale: sedici indagati
Vedi tutte le 3 foto
Un ristorante e una discoteca sulle sponde di Santa Gilla, nel cuore antico di Sa Illetta, a ridosso di un monumento medievale. Ci sono sedici indagati per gli abusi nel complesso storico di San Simone sottoposto a rigidi vincoli architettonici e paesaggistici. Persone che a vario titolo avrebbero - secondo la Procura della Repubblica - responsabilità dirette o indirette sulla trasformazione delle aree intorno alla chiesetta innalzata nel Seicento sui ruderi di un tempio punico.
SULLA LAGUNA Ebbene, gli investigatori dell'Ispettorato del Corpo forestale e della stazione di Cagliari hanno sequestrato, su ordine del gip Ornella Anedda e su richiesta del pm Marco Cocco, un discopub e un ristorante realizzati da proprietari dei terreni, conduttori e amministratori di due società, la Mac Group srl (procuratore Marco Antonio Cunsolo e amministratore unico Miora Stefania Gherghina) e la Laguna Viva srl (rappresnetata da Rita Corte), senza le necessarie autorizzazioni. Quattro immobili per oltre ottocento metri quadri venuti su in barba ai vincoli e senza il nulla osta del ministero dei Beni culturali e la concessione edilizia comunale. I ranger hanno verificato che intorno alla chiesetta campestre sono state innalzate nuove strutture, abbattuti tramezzi degli stabili storici, modificato e dunque alterato il prospetto del complesso di San Simone con nuove aperture.
LA SCUDERIA Nella parte nord della chiesa, dove è ancora presente un fabbricato in muratura destinato a scuderie, è stato realizzato un massetto di calcestruzzo e sono stati demoliti muri divisori interni per ricavare un unico ambiente, ma anche realizzata la porta metallica antipanico.
LA VERIFICA Già il Servizio edilizia privata del Comune, dopo il sopralluogo congiunto con la Forestale e la Soprintendneza ai Beni ambientali del 30 maggio scorso, aveva verificato che per il fabbricato-scuderie non era stata preventivamente rilasciato il titolo abilitativo edilizio, vale a dire i lavori erano andati avanti senza il permesso di costruire. Interventi che di fatto rappresentavano una vera e propria ristrutturazione edilizia.
Nella zona sud, un secondo edificio storico in muratura oggi adibito a cucina e servizi del ristorante, è stato messo in diretta comunicazione con una struttura di legno e vetro con infissi in alluminio. Dieci gazebo destinati ad ospitare la discoteca.
L'ORDINE Insomma, in questo lembo di terra che si insinua all'interno della laguna, ci sono ora molte irregolarità urbanistiche da mettere a posto. Il giudice per le indagini prelininari ha per questo accolto in pieno le tesi accusatorie del pubblico ministero e come è riportato nel decreto di sequestro preventivo, «le opere abusive accertate, trattandosi di un intervento di nuova costruzione, sono da ritenersi non sanabili». È soprattutto per questo che i responsabili dovranno avviare immediatamente il ripristino e il restauro dello stato originario dei luoghi. Rischiano una multa di centomila euro.
Andrea Piras