Rassegna Stampa

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Save the Children, cento bambini corrono per dire "Basta alla mortalità infantile"

Fonte: web cagliaripad.it
21 ottobre 2013

20 Ottobre 2013 ore 13:44

 

un centinaio di bambini e adolescenti che hanno partecipato alla corsa non competitiva "Race for survival" nelle strade del rione Marina, a Cagliari, per attestare l'impegno di ciascuno ("every one") per non lasciar andar via milioni di giovani vite


 

Decine di magliette con raffigurato un grande palloncino tenuto a un filo, accanto alla scritta Every One: sono i colori e il simbolo della campagna Every One di Save the Children, indossati da un centinaio di bambini e adolescenti che hanno partecipato alla corsa non competitiva "Race for survival" nelle strade del rione Marina, a Cagliari, per attestare l'impegno di ciascuno ("every one") nel combattere la mortalità  infantile e per non lasciare andare via - come quel palloncino rosso legato al filo - milioni di giovani vite.

L'iniziativa di sport e solidarietà ha avuto il patrocinio del Comune di Cagliari e il sostegno dell'assessorato alle Pari Opportunità  e segue la firma, l'anno scorso da parte del sindaco Massimo Zedda, del Manifesto della Campagna Every One, con cui l'amministrazione si impegnava a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della mortalità infantile, malnutrizione e diritti alla salute.

La "Race for survival" si è svolta dalle 10.45 per le strade dello storico rione Marina, inserendosi nella più ampia manifestazione sportiva 2/o Trofeo Suor Nicoli e 3/o Memorial Adele Sanna e precede la Global Day of Action di Save the Children il 23 ottobre: una giornata di mobilitazione che vedrà  50.000 bambini di 50 Paesi del mondo partecipare a delle maratone non competitive per battere il record mondiale di maratone e attirare l'attenzione del mondo sulla mortalità  infantile.

"Tutt'ora 6,6 milioni di bambini muoiono prima di aver compiuto cinque anni, per malattie curabili e prevenibili come la dissenteria, la polmonite o la malaria e tutto ciò è inaccettabile perchè basterebbero semplici soluzioni come una zanzariera, un vaccino, una saponetta per evitare queste morti assurde", ha dichiarato il sindaco Zedda. "Save the Children, attraverso la campagna Every One - ha aggiunto - dal 2009 ad oggi ha formato circa 275.000 operatori sanitari, che intervengono nelle aree più remote e sguarnite di servizi sanitari del mondo e, nel solo 2012, ha realizzato oltre 2 milioni di interventi per prevenire la morte durante il parto e per diffondere e proteggere i bambini dalle principali malattie. Ma c'è da fare ancora molto. Per questo è molto importante promuovere la conoscenza di questo grave problema già fra le giovani generazioni".

"Per azzerare la mortalità  infantile è necessario - come emerge dal rapporto di Save the Children Mondi Dispari - vincere due sfide cruciali - ha spiegato Elena Piseddu, referente territoriale Save the Children - raggiungere con progetti di salute e nutrizione tutti i bambini, in particolare i più poveri fra i poveri, e intensificare gli interventi di salute sui neonati. Ancora oggi, infatti, un milione di bambini muore nel primo giorno di vita. La nostra è la prima generazione della storia che ha l'opportunità  di sradicare la mortalità  infantile dal mondo e per sempre. Abbiamo il dovere di farlo".