Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Una Galleria viva, non una discoteca»

Fonte: L'Unione Sarda
10 dicembre 2008

Passeggiata coperta. Ancora polemiche dopo l'annullamento del party di domenica 

L'architetto: l'ho pensata come uno spaccato di vita cittadina

L'assessore Pellegrini rievoca gli eventi di quel giorno. Intervengono gli intellettuali e gli studiosi cagliaritani. «È facile creare le strutture, molto più difficile gestirle», afferma Roberto Coroneo.
La festa è saltata, le polemiche non si fermano. A due giorni dal mancato party di beneficenza alla Passeggiata coperta ancora si parla dell'evento saltato per l'intervento della questura. Una questione che viene seguita anche dal mondo culturale e accademico cittadino. E che continua ad agitare anche l'amministrazione. «Queste polemiche», accusa l'assessore alla Cultura Giorgio Pellegrini, «nascono da un'opposizione parruccona e bacchettona».
I FATTI Pellegrini ricostruisce l'evolversi della situazione. «Giovedì scorso, nel corso della seduta di Consiglio comunale, sono stato avvicinato da un consigliere dell'opposizione che mi ha parlato di questa festa alla Galleria Umberto I, sostenendo che si sarebbe svolto un free drink . Ho subito preso contatto con il gestore dello spazio che mi ha rassicurato: mi ha spiegato che sarebbe stato solo un gala di beneficenza rivolto a un target giovane. Una cosa che a me andava benissimo: l'aspetto culturale di quello spazio è valore aggiunto. Ma la Galleria pensata da Ottone Bacaredda era uno spazio vivo: nella sua storia ha ospitato solo una mostra, quella futurista del '39. Un'eccezione, visto che è nata con la stessa logica della Galleria Umberto I di Milano che, come tutti sanno, ospita anche esercizi commerciali». Da qui a ospitare un free drink o easy drink (secondo le definizioni tipiche) ce ne passa. «Una cosa del genere non l'avrei accettata neanche io. Ma, appunto, ero stato rassicurato dal gestore».
L'ARCHITETTO A risolvere tutti i problemi ci ha pensato la questura che non ha autorizzato lo svolgimento della serata. Ma non ha certo smorzato le polemiche. Può la Passeggiata coperta (o Galleria Umberto I, come preferisce chiamarla l'assessore) ospitare questo genere di eventi? Maria Sias, l'architetto che si è occupata dell'allestimento dello spazio, è la persona più adatta a rispondere. «Non ho certo pensato a creare una discoteca ma lo spazio deve essere vissuto a tempo pieno dalla città: è una sorta di biglietto da visita di Cagliari, il turista deve trovarci uno spaccato della nostra vita. E poi chi lo gestisce deve anche ricavare una remunerazione». In che modo? «Abbiamo creato un lounge bar e una caffetteria più tradizionale. Deve poter ospitare molte cose, anche gli happy hour che ora vanno di moda». Ma niente discoteca. «Non si possono fare cose troppo invasive».
GLI STUDIOSI Forse il problema sta a monte. I siti, sostiene il presidente della facoltà di Lettere e Filosofia Roberto Coroneo, devono essere gestiti a dovere. «È, tutto sommato, semplice», riflette, «creare le strutture; molto più difficile è farle funzionare a dovere: questi spazi - e parlo anche dell'ex Manifattura - devono essere gestiti puntando sull'alta qualità del prodotto offerto. E poi occorre progettualità: ci deve essere coordinamento tra i vari spazi». La Passeggiata dovrebbe essere, comunque, uno spazio vivo. «Nonostante non sia della mia parte politica», interviene Aldo Accardo, presidente della “Fondazione Siotto” e docente nella facoltà di Scineza della formazione. «l'assessore Pellegrini si sta muovendo con grande intelligenza». Giusto, dunque, rende rendere fruibile la Passeggiata coperta. «Ma i gestori», conclude il membro dell'esecutivo, «d'ora in poi dovranno stare attenti nella scelta degli eventi da organizzare».
MARCELLO COCCO

10/12/2008