Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Riva: «Tutta colpa di Cellino, non doveva andar via nel 2012

Fonte: L'Unione Sarda
14 ottobre 2013

L'ACCUSA. «Se fosse rimasto i rossoblù non avrebbero avuto problemi»

 

In campo viveva per il gol, da realizzare senza fronzoli. E anche oggi, quando parla, Gigi Riva è un uomo concreto, che punta dritto al bersaglio, senza giri di parole o secondi fini. Sente tante polemiche sul Sant'Elia e vuole mettere qualche puntino sulle “i”. Nessun intervento da nostalgico, anche perché «potrei essere io avere nostalgia per lo stadio in cui mi procurai l'infortunio che chiuse la mia carriera?».
A parlare è il cittadino e il tifoso del Cagliari, la squadra che ha portato sul tetto d'Italia a suon di gol. E se il suo Cagliari è oggi senza una casa, la colpa non è del destino, cinico e baro, o di complotti sotterranei: «Il Cagliari oggi è senza stadio perché, il 1° aprile 2012, il presidente Cellino decise di abbandonare il Sant'Elia e spostare la squadra a Trieste, la città più lontana dalla città». Riva ricorda la via crucis dei cuori rossoblù: «Dopo il trasferimento a Trieste, c'è stato il tentativo, fallito, di costruire la Karalis Arena a Elmas. E ancora dopo, un altro fallimento, la costruzione di Is Arenas a Quartu, con dei guai giudiziari molto seri».
Il Cagliari si è ritrovato così ancora a Trieste «e così Cellino ha deciso di tornare a Cagliari, al Sant'Elia, in un impianto rovinato anche dalle tribune in Dalmine, prima montate e poi portate via». Inutile polemizzare sui tempi lunghi o azzardare date, «perché - continua Rombo di Tuono - non si scherza con la sicurezza delle persone. Non importa che ci sia l'ingresso per 5mila o 16mila spettatori, conta che quando i tifosi saranno dentro, possano stare al sicuro, senza timori».
Serve pazienza, rispettando i tempi per rimettere a posto il Sant'Elia, «ricordando che, come è giusto dare a Cellino i meriti per i risultati positivi del Cagliari, è giusto anche ricordare che la responsabilità di questa situazione attuale è sua».
Alberto Masu