Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Servono nuovi documenti, un altro rinvio per lo stadio

Fonte: L'Unione Sarda
11 ottobre 2013

SANT'ELIA. Spunta anche l'ipotesi di un battesimo a porte chiuse
 

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Un altro rinvio. L'ennesimo. Un giorno intero a esaminare i progetti, controllare le misure delle tribune e delle vie di fuga, la distribuzione degli spettatori sugli spalti. Ma no, non basta: per la commissione comunale di vigilanza servono nuovi documenti, prima di poter programmare il sopralluogo nello stadio. Così il Sant'Elia rimane ancora sospeso tra il cantiere e il sogno di una riapertura, seppur a capienza ridotta. E non è da escludersi anche l'ipotesi della partita a porte chiuse contro il Catania. L'organo municipale può dare al massimo il via libera all'ingresso di 5000 spettatori, mentre la commissione provinciale che si riunirà per la prima volta questa mattina ha la competenza per il progetto completo, quello che prevede 16mila posti. Difficile che oggi dalla prefettura - che coordina la riunione - arrivi il via libera per questi numeri se non altro perché al momento, senza la Curva Sud, lo stadio può ospitare poco più di 10mila persone tra Tribuna centrale, Distinti e Curva nord. Più facile che vengano controllate le carte e si fissi una visita del cantiere nei prossimi giorni.
IL SOPRALLUOGO La commissione comunale, dopo la fumata nera di ieri, potrebbe portare a termine un sopralluogo già nel weekend o all'inizio della prossima settimana. Un comunicato stampa del Comune riassume la riunione durata quasi otto ore: «Dopo una accurata analisi del progetto, sono state richieste alcune integrazioni documentali per poter effettuare il sopralluogo nella struttura ed esprimere il parere. La commissione si riunirà nuovamente nei prossimi giorni». Il 19 ottobre, data della sfida dei rossoblù contro il Catania, è ancora lontano. Quello dei 5mila posti è (ancora) un traguardo facilmente raggiungibile. Anche se nelle ultime ore, visto l'estenuante rinvio del via libera alla riapertura, si starebbe ipotizzando comunque un ritorno del Cagliari al Sant'Elia, ma a porte chiuse. Per ora si tratta solo di una soluzione estrema, da mettere in atto se la commissione di vigilanza ritardasse ancora la concessione dell'agibilità.
LE OPERE I lavori all'interno dello stadio sono a buon punto. La Curva nord, il primo “formaggino” e i Distinti sono pronti, anche la vecchia tribuna centrale è stata tirata a lucido e i seggiolini sono già stati montati. I nuovi spogliatoi, ristrutturati secondo le richieste del Coni e della Lega Calcio, sono ancora freschi di vernice: gli operai hanno finito di realizzare il pavimento, le docce ci sono, i mobili arriveranno nelle prossime ore. Archiviata durante la scorsa settimana la Curva Nord, gli operai del Cagliari hanno costruito a tempo di record anche i Distinti: sono la fotocopia di quelli di Is Arenas, leggermente più grandi rispetto agli spalti visti al Sant'Elia prima della grande fuga dell'aprile 2012. Ora tocca alla Curva Sud.
I BAGNI Superato anche lo scoglio dei bagni “sospesi”: i nuovi servizi igienici prefabbricati sono stati installati su impalcature di metallo. Quelli della tribuna centrale sono stati posizionati tra il primo e il secondo anello, all'esterno dello stadio: una soluzione imposta dalla richieste del Coni. Anche quelli delle Curve e dei Distinti sono a un'altezza di circa tre metri, sul retro degli spalti. Nei giorni scorsi sono anche state avviate le pratiche per il Cpi, certificato di prevenzioni incendi che dovranno rilasciare i vigili del fuoco. Tutto è pronto, o quasi. Manca solo l'agibilità.
M. R.