Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sì alla nuova piscina: «Entro gennaio apriamo il cantiere»

Fonte: L'Unione Sarda
9 dicembre 2008

Via Abruzzi. Comune


Non risolverà il problema dei continui allagamenti, ma certamente darà un segnale forte agli abitanti di San Michele e dei quartieri vicini, afflitti da una cronica carenza di strutture e servizi.
È la nuova piscina di via Abruzzi, il cui progetto, dopo un percorso lungo e accidentato, nei giorni scorsi ha ottenuto il via libera dalla commissione Urbanistica del Consiglio comunale. Nelle prossime settimane, dopo un ulteriore passaggio in Giunta, saranno completati gli ultimi adempimenti e poi, con ogni probabilità entro gennaio, sarà bandito l'appalto.
Ormai nessuno, neppure i cittadini, ricorda quando siano cominciate le discussioni sull'idea di dotare il quartiere di un centro sportivo. Secondo Alessandro Fadda, vicepresidente della Circoscrizione tre e mente storica della zona, tutto è nato «alla fine degli anni ottanta, quando si pensò di realizzare una piscina nel terreno che si affaccia su via Abruzzi e che a lungo è stato occupato da uno sfasciacarrozze». Nel 2004 si decise di realizzare il centro sportivo nello sterrato compreso tra le vie Abruzzi, Campeda e Mandrolisai. È lì che il Comune vorrebbe inserire, oltre alla piscina, anche un campo di calcetto e una piazza. I soldi a disposizione, tuttavia, non sono sufficienti e così il progetto che si accinge ad essere realizzato prevede per ora solo un primo lotto comprendente la piscina da 25 metri, alcuni spazi verdi e un centinaio di parcheggi. La struttura non sarebbe un vero e proprio centro polivalente ma coprirebbe comunque un vuoto di servizi più volte denunciato dai cittadini e dalle circoscrizioni. «Contiamo di far partire i lavori da gennaio», spiega Mario Mossa, il capo dell'Edilizia privata del Comune che ha seguito il progetto. «Per evitare il rischio allagamenti, in particolare, prevediamo anche di rialzare la piscina di almeno settanta centimetri rispetto al livello della strada. Non vorremmo buttare via i soldi dei cittadini con le prime piogge». Sugli allagamenti in via Campeda, invece, «la piscina non influirà né in senso negativo né in senso positivo», chiarisce l'ingegnere. «Per risolvere quel problema, è necessario introdurre un sistema di pompe capaci di portare l'acqua da un'altra parte. È un intervento che non riguarda la costruzione della vasca ma che si impone ugualmente come necessario e urgente». Un intervento che ormai nel quartiere tutti aspettano con ansia, almeno quanto la costruzione della piscina.
LORENZO MANUNZA

09/12/2008