Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La Casa di riposo costa tre milioni all'anno

Fonte: L'Unione Sarda
1 ottobre 2013

COMUNE. I conti dell'ultimo triennio analizzati dalla commissione Politiche sociali. Terzo piano inutilizzato

 

Chiuso anche il bilancio della scuola civica di musica. Perdite a 159mila euro

 


La casa di riposo di Terramaini costa tre milioni di euro all'anno: circa 245mila euro al mese per mandare avanti la struttura che ospita 86 persone.
I conti dell'ultimo triennio sono stati analizzati ieri dalla commissione politiche sociali del Comune, a cui ieri è stato presentato il report preparato dai funzionari dell'assessorato. Un documento di 28 pagine in cui vengono riassunti pregi e difetti della casa di riposo realizzata grazie al lascito della famiglia Gallina-Asquer, in via Pisano. Un edificio che presenta molti problemi: «La criticità principale attiene alla logica stessa della costruzione, che risente di una vecchia progettazione totalmente distante dagli orientamenti moderni per le comunità di accoglienza», scrivono nella relazione Lara Corona, Rosalba Demartis, Ignazia Emmolo e Antonio Gulleri. Questo è alla base degli alti costi di gestione, che solo in parte vengono abbattuti grazie alle rette versate dagli ospiti: le medie parlano di circa un milione di euro all'anno.
Una parte della struttura è inutilizzata: il terzo piano, che un tempo era assegnato alle suore che lavoravano nella casa di riposo, ora è vuoto. Al piano terra invece, un'area è destinata a magazzino, «utilizzo evidentemente non consono alla destinazione primaria della struttura». Questa zona secondo i funzionari potrebbe essere riqualificata e ospitare un centro diurno per malati di Alzheimer.
Capitolo dipendenti: oltre il direttore, la casa di Terramaini ha undici impiegati. Gli uffici delle Politiche sociali segnalano la necessità di assumere un nuovo «istruttore amministrativo», che si possa occupare di appalti e del calcolo delle rette degli ospiti.
Nella relazione viene evidenziato un altro aspetto importante: «Non è mai stata applicata la norma regionale che prevede la corresponsione da parte dell'azienda sanitaria della quota di circa 10 euro a persona per ogni giorno di permanenza degli ospiti delle case protette». Soldi che mancano all'appello, ovviamente, anche nel bilancio: le stime parlano di circa 180mila euro all'anno.
Il presidente della commissione Politiche sociali Fabrizio Rodin non esclude la possibilità di affidare la gestione della casa di riposo a una società esterna: «Bisogna trovare un sistema che consenta di ridurre i costi e mantenere, se non migliorare, gli standard del servizio. Se per raggiungere questo obiettivo dovesse essere necessario esternalizzare il servizio, perché non prendere l'idea in considerazione?».
Dalle esternalizzazioni alle internalizzazioni: la settimana scorsa la Giunta ha approvato i bilanci della scuola civica di musica dal 2009 al 2013. Un passo che precede, appunto, la gestione diretta dell'istituto di via Venezia da parte degli uffici comunali. I conti dell'ultimo anno si sono chiusi con 159mila euro di perdite e 486mila euro di debiti: quest'ultima voce è leggermente diminuita rispetto al 2013 (quando i debiti ammontavano a 529mila euro) ma sempre preoccupante. (m.r.)