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Cagliari, concorsi in limba per entrare al Comune. Premiato chi conosce il sardo

Fonte: web SardegnaOggi.it
26 settembre 2013

    
Il sardo nei concorsi per lavorare al Comune di Cagliari. Via libera dal Consiglio comunale a una mozione che introduce per la prima volta “elementi premianti” nei punteggi in favore di chi conoscerà il sardo. Enrico Lobina (Fds): “Affermiamo il principio che il sardo è una lingua come le altre”.

CAGLIARI - Un po’ di sardo entra nelle stanze del Comune. Lo fa grazie a una mozione del centrosinistra, approvata oggi in Consiglio comunale, che chiede alla Giunta di inserire la conoscenza della lingua quale “elemento premiante” nella scelta dei vincitori di un concorso. La proposta di Enrico Lobina(Federazione della Sinistra) presentata assieme a Idv, Rossomori e Marco Murgia(Pd) fa discutere, e non poco, in Aula anche se probabilmente non sarà di immediata applicazione. Dall’opposizione Alessio Mereu avanza il “rischio illegittimità, i concorsi potrebbero essere facilmente annullati da chi, venendo magari da altre regioni, presenterà ricorso perchè non sa il sardo”. Sulla stessa linea Pierluigi Mannino(Patto per Cagliari) che parla di “discriminazione dato che la lingua ufficiale è una ed è l’italiano”.

Il testo. L’obbiettivo della mozione è quello di “favorire l'accesso di dipendenti in grado di interloquire con la popolazione in lingua sarda e creare una motivazione per le famiglie e la società che serva da stimolo per la trasmissione generazionale della lingua”. La novità introdotta impegna la Giunta ad inserire “nella prova orale delle procedure concorsuali la conoscenza di elementi di lingua sarda" quale elemento premiante in termini di punteggio o di idoneità aggiuntiva”. Di fatto ai candidati non si chiederebbe l’impossibile ma, come spiega Lobina “un livello che si può raggiungere con tre o quattro giorni di studio”. In particolare poi per conoscenza del sardo nel testo si intende “qualunque varietà o sottovarietà. A queste si aggiungono quelle che non compongono la lingua sarda ma che sono a tutti gli effetti parte del patrimonio linguistico della Sardegna quali sassarese, gallurese, algherese e tabarchino”.

Il voto ha visto l’approvazione del documento con 18 consiglieri favorevoli, compreso il sindaco Zedda seppure con qualche dubbio: “In punta di diritto credo che servano approfondimenti”. Giuseppe Andreozzi(Rossomori) scansa le eventuali illegittimità legate alla discriminazione “non c'è perchè sono richiesti elementi di lingua sarda e tra l'altro parliamo di una premialità”. Malumori invece da parte di alcuni membri del Partito Democratico dopo che Claudio Cugusi è stato invitato a ritirare un emendamento che chiedeva di inserire la lingua sarda, nella variante cagliaritana, nella scuola dell’obbligo.