Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L’organizzazione supera la prova

Fonte: L'Unione Sarda
24 settembre 2013

 

Sindaco raggiante. Il prefetto: «Sicurezza mai in discussione»

  Ha funzionato tutto, compresa la macchina per la sicurezza. Zedda e Giuffrida sono 

Cagliari, cagliaritani, fedeli, forze dell’ordine e soccorritori promossi a pieni voti. Quattrocentomila persone accorse per Papa Francesco avrebbero potuto mettere in ginocchio una città, creare problemi enormi e far correre rischi al Santo Padre e ai pellegrini.A parte qualche inevitabile disagio, invece, non ci sono state situazioni allarmanti. Prefetto, forze dell’ordine e Comune sono d’accordo: «È stata una giornata di festa, organizzazione perfetta». Alessio Giuffrida, prefetto di Cagliari, non nasconde la soddisfazione: «L’apparato organizzativo ha funzionato alla perfezione. Questo risultato lo si deve al lavoro di squadra di istituzioni ed enti assieme alla Diocesi e alla lunga fase di preparazione ».Tutti promossi: «La Questura per l’ordine pubblico, la Stradale e la Municipale per la viabilità, il 118 per la sanità, i vigili del fuoco per il soccorso pubblico e tutte le altre forze dell’ordine, forze armate e le numerose associazioni di volontariato per la grande collaborazione e per il lavoro svolto ». Per Giuffrida, la visita del Papa si è svolta «nella massima sicurezza e con il minimo disagio per la cittadinanza, tenuto conto dell’eccezionale afflusso di pellegrini». Il sindaco Massimo Zedda, con un messaggio su Facebook, ringrazia tutti per poi ribadire: «Cagliari si è dimostrata una città all’altezza di ospitare grandissimi eventi». Nella lista dei ringraziamenti anche i dipendenti del Municipio, «impegnati dal primo all’ultimo senza orari e ben al di là dei ruoli e degli incarichi assegnati a ciascuno », gli agenti della Municipale, l’Asl 8 e il 118 («Lavoro formidabile»), le associazioni di soccorso e i volontari. Ma, soprattutto, un grazie da parte di Zedda ai cittadini: «Siamo ben consapevoli di qualche disagio che i cagliaritani hanno dovuto soffrire, ma la giornata e le immagini ripagano di ogni cosa. La nostra è una città di cui possiamo andare orgogliosi». Polizia municipale e Polstrada erano nell’occhio del ciclone, con 150 strade chiuse al traffico, 450 incroci da presidiare e sette spostamenti di Papa Francesco da gestire. «Il bilancio è più che positivo», commenta Giuseppe Gargiulo, comandante del compartimento sardo della Polstrada, «i circa 90 agenti di Cagliari hanno risposto con un enorme spirito di servizio e sacrificio». In collaborazione con i poliziotti delle altre province è stato possibile raggiungere un risultato positivo. Anche l’incidente avvenuto di prima mattina, sulla Statale 131 all’altezza di Monastir con due bus e sette auto coinvolte, è stato gestito al meglio: prima deviando il traffico e successivamente riuscendo a spostare i mezzi danneggiati». I cagliaritani? «Sono stati fantastici, hanno accettato gli inevitabili disagi. Lo hanno fatto per il Papa. Cagliari ha dato una bella immagine a tutto il mondo». Stanca ma soddisfatta Manuela Atzeni, comandante della Polizia municipale del Capoluogo. Ringrazia di cuore i suoi duecento agenti per «il superlavoro » e tutti i cittadini: «I cagliaritani sono stati esemplari. Ci sono stati disagi, inevitabili, ma nessun problema particolare ». Qualcuno si è lamentato per i troppi divieti, per il ritardo nel recuperare le transenne a visita conclusa e per l’utilizzo esagerato del carro attrezzi: «Le scelte sulle limitazioni erano obbligate, decise in accordo con Prefettura e Gendarmeria vaticana. La rimozione di dodici chilometri di transenne non poteva avvenire in poche ore: il lavoro è stato svolto nei tempi previsti. Le auto portate via dal carro attrezzi? Non si poteva fare diversamente». Rispetto a Benedetto XVI, Papa Francesco ha aggiunto un elemento di complessità in più: «Ratzinger aveva effettuato due spostamenti in città. Bergoglio ne ha fatti sette, attraversandola». Matteo Vercelli