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La rosa bianca: un altro genere di storie". A teatro il tema del femminicidio

Fonte: web SardegnaOggi.it
19 settembre 2013

"La rosa bianca: un altro genere di storie": a Cagliari 19 iniziative per riflettere sul tema del femminicidio. Dal 24 settembre al 21 dicembre la Vetreria di Pirri, la Cineteca sarda e il Teatro civico ospiteranno una rassegna di teatro e cinema d'autore, una tavola rotonda e l'anteprima della mostra fotografica "Uccidi anche me".

CAGLIARI - "La rosa bianca è una proposta complessa e articolata che nasce dalla collaborazione tra diversi soggetti. Ci piaceva l'idea di organizzare una sinergia con persone che portano avanti una tematica comune". Lo sostiene l'ideatrice, l'attrice Rita Atzeri: "Abbiamo dedicato il progetto al tema del femminicidio, non per cavalcare l'onda del momento rispetto al fenomeno, bensì per dare organicità ad un percorso didattico cominciato anni fa dalla collaborazione con la professoressa Gianna Lai e gli alunni dell'istituto Eleonora d'Arborea".

Il progetto parte il 24 settembre alle 20,30 nei locali della Cineteca sarda, quando la tematica degli stereotipi di genere nell'infanzia verrà affrontata con la proiezione del corto "Ma il cielo è sempre più blu" e del documentario "Bomba libera tutti".
"La rassegna di quest'anno" ha spiegato Elisa Comparetti della associazione Se non ora quando, "guarda alla violenza di genere sotto uno spettro più ampio e con nuove chiavi di lettura. Il femminicidio è un fatto culturale. Durante questa rassegna ci porremo delle domande a cui provare a rispondere. Come la società ha deciso, e continua a farlo, per le donne? Come si devono comportare? Come nasce la violenza e come spesso viene giustificata?".

"Il festival cinematografico ci permetterà una riflessione più ampia e articolata. Abbiamo selezionato film che non parlano solo della violenza alle donne, ma permettono di lavorare su di noi, sull'abbattimento degli stereotipi di genere" ha aggiunto Atzeri.
Alle 17 del 10 ottobre, la Cineteca sarà teatro de "Le parole della violenza e il loro contrario", tavola rotonda curata da Luigia Sassu. "Odio-amore, umiliazione-rispetto, paura-coraggio, solitudine-condivisione, prigione-casa, delitto passionale- femminicidio, potere-uguaglianza. Luisa ha scelto di lavorare su binomi di parole. Queste, verranno affidate a professionisti: psicologi, sociologi, avvocati che avranno il compito di far riflettere su quali sono le radici, le cause e le conseguenze della violenza" spiega l'attrice. Il teatro la Vetreria, invece, vedrà la prima apparizione in terra sarda di Caterina Vertova, che il 6 dicembre metterà in scena "Il fuoco di Hanifa", spettacolo ideato appositamente per La rosa bianca.

Verrà inaugurata l'11 ottobre e sarà visitabile per 2 settimane al Teatro Civico in Castello, l'anteprima della mostra fotografica e giornalistica "Uccidi anche me". "Un progetto che io e Francesca Madrigali seguiamo da circa 9 mesi" ha spiegato Fiorella Sanna, "si basa su ritratti e interviste fatti a uomini e donne sul tema della violenza. Una mostra diversa dalla maggior parte delle campagne contro il femminicidio, crediamo nella necessità di non escludere la figura del maschio. E' necessario parlare e confrontarsi".