Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ztl al Poetto? C'è soltanto sui cartelli

Fonte: L'Unione Sarda
10 aprile 2008

A una settimana dall'entrata in vigore nulla è cambiato. Lo confermano anche i gestori dei chioschetti: «Nessun calo di presenze».Un viavai continuo di auto e moto sul primo tratto del lungomare del Poetto, da piazza degli Arcipelaghi al Lido. Nulla di strano, soprattutto in una mattinata di sole, se non fosse che da poco più di una settimana la zona è a traffico limitato. Ventiquattro ore su ventiquattro, infatti, in viale Poetto vige il divieto di transito e sosta. Ma i cartelli vengono puntualmente ignorati a una frequenza impressionante: «Impossibile contare le auto che non rispettano la Ztl», racconta Luigi Pinna, che lavora nel distributore Ip di piazza degli Arcipelaghi. «E pensare in questo periodo il lungomare non è trafficato e ci sono parcheggi liberi dappertutto. Io cerco di avvisare la gente che si fermano a rifornire ma, in genere, le persone osservano che tutti gli altri vanno avanti e fanno lo stesso». Intorno a mezzogiorno, i mezzi in sosta non autorizzata sono oltre trenta, tutti concentrati in prossimità dei chioschetti. Dalla rotonda di Marina Piccola, per chi prosegue lungo viale Poetto, c'è una prima indicazione: “Zona a traffico limitato, 100 metri”. Le auto si immettono nella strada che fiancheggia la spiaggia ma, percorsi i 100 metri, non si fermano né imboccano la stradina dell'hotel Chentu Lunas, che consentirebbe di deviare il percorso e rispettare il limite. Accade così che l'infrazione si verifica due, tre volte ogni minuto. Filippo Lobina, residente della zona, contesta il fatto che «i controlli vengono effettuati sporadicamente. Non solo, è paradossale un eccesso di fiscalità nei confronti dei residenti. Zelo non proprio opportuno verso chi magari deve semplicemente portare la spesa a casa». Adiratissimo anche Paolo Fadda, ciclista, che sarebbe tentato di «fare qualche telefonata per una segnalazione, ma preferisco far finta di nulla. La polizia municipale fino a qualche giorno fa era una presenza assidua, ora non più». Le auto dei vigili si vedono comunque circolare «ogni tanto, ma del carro attrezzi nessuna traccia». Chi non si attiene alla segnaletica, invece, cade dalle nuvole: «Sinceramente ero convinto che dalle 10.30 fino alle 15.30 il transito non avesse limitazioni», dice Roberto Solinas, impegnato a fare footing. «Non ho prestato attenzione ai cartelli e ho parcheggiato la macchina nel viale». Come se nulla fosse cambiato. Lo conferma indirettamente Sandro Angioni, titolare delle Palmette, che si limita a dire: «Non abbiamo riscontrato nessun calo delle presenze». E nessuno rinuncia al parcheggio a un passo dai tavolini. MARIANGELA LAMPIS 10/04/2008