Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Se le idee salgono sul palco. Karel Music Expo si fa in sette

Fonte: L'Unione Sarda
16 settembre 2013

RASSEGNE.  Dal 3 al 6 ottobre tra Castello, Sant'Eulalia, Università, Ghetto

 

A Cagliari con Karl Bartos dei mitici Kraftwerk

 


Musica, certo, ma non solo. Il Karel Music Expo, organizzato a Cagliari da Vox Day, incrementa quest'anno l'offerta delle proposte e, oltre alla consueta programmazione concertistica, mette sul piatto reading, conferenze, arti visive, danza, enogastronomia, laboratori per bambini sul pane, produzioni originali, meditazione guidata, dj set, che dal 3 al 6 ottobre troveranno ospitalità in varie location: Teatro Civico di Castello, Spazio Santa Croce, l'area archeologica di Sant'Eulalia, alcuni spazi messi a disposizione dall'Università, Ghetto, Palazzo Siotto, Libarium, Ritual Caffè, Kastè Social Pub. E perfino a bordo dell'autobus della linea 7 del Ctm, con alcune corse accompagnate dall'indie-folk di Enrico Spanu.
«L'intento è quello di dare un palco a tutte quelle idee che non hanno un padrone», spiega Davide Catinari, musicista e direttore artistico della rassegna, durante la presentazione del cartellone svoltasi ieri nell'assessorato regionale alla Cultura. Tanti, gli artisti che animeranno la settima edizione intitolata “Bianco”, seconda tappa della tetralogia inaugurata la passata stagione con “Nero”. Sul versante musicale, il nome di punta sarà quello di Karl Bartos, componente tra il '75 e il '90 dei mitici Kraftwerk, gruppo tedesco che di fatto inventò la musica elettronica, e che molti ancora oggi ricordano anche per la fissità dell'espressione artificiosa e la gestualità ridotta ai minimi termini che caratterizzava le loro esibizioni. Bartos presenterà il nuovo lavoro “Off the records”. Naturalmente non mancheranno i classici della band fondata da Rolf Hutter e Florian Schneider nel '70. Nella giornata inaugurale, sfileranno il cantautore e polistrumentista Dainocova (al secolo Nicola Porceddu), i Wops con il loro rock-pop-electro, i palermitani Il Pan del Diavolo, con una ricetta a base di folk e rock'n'roll, Gionata Mirai (chitarrista del Teatro degli Orrori), il cantautore inglese Robyn Hitchcock (fondatore dei Soft Boys), quello texano Arthur Yoria, e un estratto dello spettacolo di Vincenzo Cirillo, “La morte di Antonin Artaud”. Sul fronte delle arti visive, le mostre “Ombre” di Andrea Pili e “Legàmi” di Eleonora Todde, potranno essere visitate fino al 5.
Nella prima giornata, le opere di Pili si mescoleranno con le coreografie di Luigia Frattaroli nel progetto Apollo Musagete, curato da Alessandra Menesini. Il 4, altra carrellata di artisti: il giapponese Makoto, il duo britannico Chains, il collettivo “The somnambulist” con base a Berlino, la cantautrice croata Dunja Ercegovic, gli inglesi Gallon Drunk con un carico di rock garage, Giorgio Canali, le effervescenti Chicks on Speed. Ricco di gusto e raffinatezze, anche il menu della penultima giornata, con il trio di musica barocca del violinista Hans Van Kerckhoven, il pop-rock del ruandese Jean Bosco Safari, il brit-pop dei The Wheels, il boogie di The Cyborgs, il folk sognante e i suoni ruvidi della svedese Chistine Owman, il reading di Pierpaolo Capovilla, leader del Teatro degli Orrori.
Carlo Argiolas