Rassegna Stampa

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"Il Papa faccia visita ai bimbi sofferenti", Casu scrive al Pontefice

Fonte: web Castedduonline.it
12 settembre 2013


Ecco il testo integrale della lettera scritta dal consigliere comunale Paolo Casu a Papa Francesco


Autore: Monica Panzica il 11/09/2013 20:50


 


Con una lettera inviata nel mese di agosto a Papa Francesco, il consigliere comunale di Cagliari Paolo Casu, invita Il Papa a trasformare la sua attesissima visita in un dono di Speranza e di Pace, per Malati e per tutti i Sardi che in questo momento soffrono e vivono il dramma della disoccupazione.Inviando la lettera al Santo Padre, al Segretario di Stato Vaticano, al Vescovo di Cagliari e a quello di Nuoro, dichiara Paolo Casu ho voluto rappresentare il desiderio da uomo Sardo, Volontario e Impegnato in Politica, che la Visita di Un Uomo Speciale, non si trasformi in una delle tante Visite Istituzionali.

Casu, prosegue dichiarando che con immensa gioia, da cattolico, ha voluto girare al Santo Padre, la lettera di una Associazione di Volontariato, "ABOS - Associazione Bambini Ospedalizzati Sardegna - che chiedevano che "Francesco" potesse regalare con una sua breve visita all'Ospedale Microcitemico, un sorriso e una speranza ai tanti bambini sofferenti ricoverati presso il Centro Sanitario.

Sono certo, prosegue Casu, che se Papa Francesco potrà leggere la mia lettera e quella della Presidente dell'ABOS, Luciana Marotta, si imporrà per potersi spostare dalla sede del Seminario all'Ospedale Microcitemico, che dista soltanto qualche centinaio di metri da dove "Francesco" pranzerà in compagnia delle Autorità Religiose.

 

Ecco il testo integrale della Lettera inviata dal Consigliere Casu:

 

Carissimo Santo Padre, mi permetto di scriverVi queste poche righe fiducioso e sicuro che arriveranno nelle Vostre Mani e che potranno essere da Voi ascoltate.

Mi chiamo Paolo Casu e sono un Consigliere Comunale Cattolico di Cagliari, città che avrà l'onore il giorno 22 Settembre di essere visitata da Voi.

La nostra amata terra di Sardegna, è ormai da anni martoriata da una profonda e costante crisi economica e sociale che punisce i nostri giovani figli, costretti a sacrifici e profonde umiliazioni.

Dal giorno in cui Voi, uomo umile e modesto, siete diventato Santo Padre, scegliendo il nome di Francesco, nel mio cuore si è aperta una nuova speranza per questa nostra terra martoriata e per i suoi figli.

Oltre a essere Consigliere Comunale della mia città, nel 2005 fondai un'Associazione di Volontariato denominata “Cagliari Solidale” che si occupa dei poveri, dei malati, degli anziani e dei bambini ed è proprio per i bambini malati ricoverati nel nostro ospedale microcitemico che Vi invio questo appello:

Nel giorno della Vostra Visita a Cagliari, vorrei che Voi regalaste un momento di gioia e di speranza ai nostri bambini sardi, e che poteste anche soltanto per qualche minuto, recarVi presso l'Ospedale Microcitemico di Cagliari, che dista soltanto qualche centinaia di metri dal Seminario Regionale dove Voi pranzerete con i Vescovi e gli esponenti della Chiesa Sarda.

Papa Francesco, Vi allego la copia della lettera inviata dalla Presidente Luciana Marotta, dell'Associazione Bambini Ospedalizzati Sardegna, dove Vi si CHIEDE di poter regalare un sorriso e un momento di speranza ai numerosi bambini sofferenti e ai loro genitori, impossibilitati a causa delle loro gravi condizioni di salute, di poter spostarsi ad abbracciare “Francesco”.

Sono certo, che Voi ascolterete questo nostro invito, che nasce dal cuore di chi vede in Voi una speranza e una opportunità per i poveri, i malati e i disagiati della Sardegna e di tutto il Mondo.

Papa Francesco, nel nostro martoriato Mondo, esistono tanti “giusti” che nel silenzio dell'egoismo e dell'indifferenza, lottano nelle loro Nazioni per ridare speranza ai poveri, ai malati e ai disadattati e il Vostro arrivo è visto da tutti noi come una vera svolta epocale di altruismo e di Fede Cattolica.

Vi Ringrazio per aver ascoltato questa nostra preghiera, come Uomo in primis, come Cattolico, come Amministratore Comunale e come Volontario e sono sicuro che queste mie parole verranno da Voi ascoltate e trasformate in un momento di gioia per i nostri bambini malati, quando Voi verrete il 22 Settembre nella nostra città.

Vi abbraccio con affetto a nome dei bambini sofferenti, dei poveri, dei perseguitati e dei disagiati della mia Sardegna.

Paolo Casu