Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sant’Elia: prima sfida contro il tempo

Fonte: La Nuova Sardegna
12 settembre 2013

 
Lavori a tappe forzate per riportare il Cagliari a casa. Il 21 c’è la Samp, il 29 l’Inter 
 
 
 
 
 



CAGLIARI Gli operai paiono furetti, le gru spostano e sollevano paratie, tubi innocenti, rampe. Il Sant’Elia, cantiere a cento all’ora. Farsi trovare pronti per sabato 21, con la Samp (fischio d’inizio alle 18), è durissima. Ma ci sperano i tifosi e gli sportivi. Ci crede la squadra e a nome di tutti ha parlato Cossu. Insomma, è corsa contro il tempo per salutare Trieste. Il Cagliari che prepara la trasferta a Firenze, culla l’idea di tornare prima del previsto in città. E se non si riesce a chiudere il puzzle per i doriani c’è la prova d’appello, domenica 29 con l’Inter: un bel match da gustarsi nella propria casa. Intanto, municipalità e amministrazioni coinvolte si muovono con celerità. In queste ore la palla rimbalza tra Comune e Coni: dal Comitato olimpico regionale – in tandem con la Federcalcio - occorre il nulla osta sul progetto. Ottenuto il via libera le carte tornano a Palazzo Bacaredda. Da qui, si procede con l’affidamento dei lavori. Si annuncia rapido – le opere sono di importo non rilevante – l’incarico alle imprese. Il Comune deve agire su tribuna centrale e spogliatoi. Sul tavolo c’è mezzo milione di euro. Il Cagliari deve montare le tribune (le stesse dell’Is Arenas Stadium) sulla pista per i settori Distinti e Curve. Terminata questa prima fase, entra in ballo la Commissione di vigilanza. Gli esperti di Genio civile, Asl, Vigili del fuoco e prefettura sono deputati ad accendere il semaforo verde. A quel punto, la scena è di Massimo Zedda: il sindaco può dare l’ok alla disputa della gara con capienza ridotta (circa cinquemila spettatori). Ovviamente, si tratta di una prima tranche. Il cantiere non smobilita, anzi. In totale si prevedono sedicimila posti a sedere. Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha un ruolo delicato: deve di volta in volta dare le autorizzazioni che confermano l’agibilità del Sant’Elia. Uno scoglio che si può superare agevolmente è rappresentato dalle vie d’accesso e fuga. Con una novità: allo stadio nato per festeggiare lo scudetto del ’70 – “rinfrescato” per Italia ’90 – si entra passando per dei tunnel prefabbricati made in Spagna. E i tempi? La convenzione annuale – rinnovabile, il club di Cellino paga un canone di 120 mila euro annui – prevede che il tutto si concluda entro 60 giorni. «Non abbiamo perso le speranze per la Samp. Se tutto procede al meglio si può convocare la Commissione di vigilanza per il 16 settembre: c’è il tempo per spostare la partita da Trieste al Sant’Elia» ha detto il vicepresidente del Cagliari, Giovanni Domenico Pinna. La sfida è aperta. Mario Frongia