Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Nuovi posti di lavoro grazie alle crociere»

Fonte: L'Unione Sarda
12 settembre 2013


Secondo il sondaggio di una web agency del settore questo tipo di turismo avvantaggia le attività commerciali
 

Massidda: abbiamo cominciato tardi, ma il mercato è destinato a crescere
«Cagliari deve puntare sempre di più sul turismo da crociera, che non è la panacea di tutti i mali, ma una grande arma di cui si deve disporre». Il presidente dell'Autorità portuale, Piergiorgio Massidda, si sofferma anche sull'indotto che il turismo croceristico è in grado di portare.
«C'è chi dichiara che questo settore non è utile per le attività commerciali e in generale per i privati, ma non è vero. Conosco persone che grazie ai passeggeri sbarcati quest'anno nel capoluogo hanno lavorato e fatto lavorare tante altre persone». E che questo tipo di turismo porti grandi vantaggi un po' a tutti lo dimostra anche un sondaggio effettuato da “Noi Crociere”, web agency specializzata nel comparto, che ha chiesto a un campione di propri iscritti in quale settore investano maggiormente durante una crociera una volta scesi a terra per visitare le città portuali.
È uscito fuori che aumentano i viaggiatori croceristici per quanto riguarda il mercato italiano, e, con essi, il numero di “movimentazioni”, ovvero il traffico relativo alle città portuali, che nell'ultimo anno è cresciuto con un +13% rispetto allo scorso anno, e si concentra nella stagione estiva.
Il settore che più beneficia di questo apporto è quello commerciale, nello specifico ristoranti, bar, tavole calde. Poi ci sono i negozi, dall'abbigliamento all'oggettistica, e ancora le visite ai monumenti, musei, mostre e siti archeologici.
Insomma, tutti dati che dimostrano come Cagliari non debba fare a meno delle navi da crociera: «Solo quest'anno nel nostro porto sbarcheranno alla fine circa 200 mila passeggeri - prosegue il presidente dell'Autorità portuale - un numero importante, che tra l'altro crescerà quando diventeremo home port». Ma arrivano anche i dolori per Cagliari. Nel sondaggio effettuato dalla wen agency, infatti, vengono elencate le città portuali di maggiore interesse, ossia dove le principali compagnie effettuano imbarchi-sbarchi o dove transitano.
Tra le più importanti a livello di numeri si posizionano Civitavecchia, Venezia, Napoli, Livorno, Savona, Genova, Bari, Palermo. Il capoluogo sardo non c'è. Ma Massidda non si dispera: «Siamo partiti tardi, ma stiamo crescendo. Ci sono città inarrivabili come Venezia, Roma e Napoli, per il resto ricordo che fra il nostro porto e la città c'è sempre stato un grande muro che solo da qualche anno abbiamo abbattuto, e rimangono ancora barriere che pian piano stiamo cercando di togliere».
Ci vuole più organizzazione, e probabilmente anche maggiore collaborazione fra le istituzioni: «Io sto facendo di tutto, mi sto occupando di cose non mi competerebbero - prosegue Massidda - certe volte mi sento un po' troppo solo, alle varie Fiere del settore ci presentiamo io con alcuni miei collaboratori e basta. Mi piacerebbe avere maggiore aiuto da parte delle istituzioni».
P.C.C.