Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sarà il Terminal dei maxi yacht

Fonte: L'Unione Sarda
12 settembre 2013


Molo Ichnusa in concessione per 25 anni: presentato il bando dell'Autorità portuale
 

Potrà ospitare almeno venti imbarcazioni fino a 150 metri
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Fino a ieri era considerato solo il Terminal delle crociere che non ha mai visto neanche l'ombra di una nave da crociera. Forse, tra qualche mese, tutto questo sarà solo un brutto ricordo. Ieri è stato pubblicato il bando per la gestione del Molo Ichnusa, per una durata di 25 anni, con una base di gara che parte da 189 mila euro. Le buste saranno aperte il 4 dicembre, giorno in cui, si spera, si conoscerà il nome o i nomi di chi farà rinascere quella che ancora oggi è semplicemente un'immensa incompiuta.
GLI OBIETTIVI Competente del settore, che rispetti le promesse e soprattutto che garantisca l'arrivo delle barche. Sono fra i requisiti da rispettare per diventare gestori del Molo Ichnusa, che potrà ospitare yacht fino a 150 metri. «Quando abbiamo spostato le crociere in un'altra zona, tutti si chiedevano cosa ne sarebbe stato di questo terminal - spiega il presidente dell'Autorità portuale, Piergiorgio Massidda - questo bando è la risposta». La cosa certa è che l'edificio non sarà trasformato in un centro commerciale: «La gara ha vincoli precisi - spiega - il concessionario non potrà fare ciò che vuole con la struttura. L'area non potrà essere gestita da persone qualsiasi, ma da gente con comprovata competenza nel settore, ed è per questo che il bando è internazionale». Hanno già chiesto informazioni, oltre a una cordata di sardi, anche imprenditori americani, francesi, spagnoli e brasiliani.
L'AREA Tra aree e specchi d'acqua che verranno dati in concessione ci sarà la struttura polifunzionale, comprendente 2130 metri quadri di locali, 3385 mq che compongono piazza interna e marciapiedi, più 1800 mq dell'area di pertinenza. Poi ci sono la banchina Ichnusa, quella di testata, gli specchi d'acqua del molo e della testata Ichnusa, oltre all'area adibita a parcheggi. «L'obiettivo è ospitare quindici, magari venti barche - dice Massidda - una parte saranno stanziali, in altre verrà garantito un ricambio continuo».
LA SVOLTA Il presidente dell'Autorità portuale parla di svolta: «Si diceva che ci avremmo messo una vita a fare tutto questo, in realtà ci è costato neanche due anni di sacrifici». Al bando, inoltre, è stato allegato un video per sponsorizzare l'area da dare in concessione e la zona del porto in generale: «Sono sistemi che al giorno d'oggi bisogna utilizzare per attirare gli investitori - prosegue - La nostra idea è di dare al fondale una profondità di 8 metri rispetto ai circa 7 di adesso».
L'obiettivo di farlo arrivare a 12, per garantire l'accesso delle navi da crociera, non esiste più: «Quel tipo di traffico lo abbiamo spostato, farlo qua avrebbe significato lavori complicati, lunghi e costosi - sottolinea Massidda - Il settore delle crociere è stato messo in un luogo più funzionale, mentre il molo Ichnusa servirà per i grandi yacht. Anche il diportismo genera un giro d'affari molto importante».
LA CAPITANERIA Vincenzo Di Marco, comandante della Capitaneria, esalta il lavoro compiuto in questi due anni per rivoluzionare il porto: «Non voglio fare campanilismo, ma questa è senza dubbio una giornata storica. In neanche due anni sono state fatte tante cose per il porto, che è cambiato molto grazie e un immenso lavoro svolto in questo periodo. Ora c'è un'area passeggeri, una destinata al diporto e un'altra alle crociere. Le rinfuse sono state portate da un'altra parte, senza contare che il traffico dei mezzi pesanti e le banchine sporche non ci sono più». Cambiare il volto a un porto di queste dimensioni in due anni non è una cosa così semplice da fare. «Finalmente il molo Ichnusa sarà funzionale e a reddito - prosegue il comandante - non ci saranno più aree abbandonate, questa è una cosa davvero importante».
Piercarlo Cicero