Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Quei liquami non sono prodotti da noi>>

Fonte: L'Unione Sarda
4 settembre 2013

Paliaga

 

Fino a pochi anni fa la colpa era degli scarichi abusivi: facile associare l'odore forte e penetrante dei liquami fognari a quello che, specialmente nelle giornate estive, dominava in via Mercalli e dintorni. Da settimane, la situazione è tornata quella di un tempo.
Eppure nella parte finale di quello che nelle cartine viene chiamato "Riu Saliu", a Sant'Elia e al capannone Nervi, la situazione (e l'odore di sottofondo) migliora. L'acqua è più pulita e mancano i miasmi della zona di viale Marconi, dove il canale corre a pochi metri dallo stagno di Molentargius.
Dove sabato scorso, per evitare danni più importanti al centro Le Vele, la direzione del parco ha deciso di aprire le paratie che proteggono lo stagno Bellarosa minore. Una decisione sofferta, che purtroppo rischia di avere qualche strascico. Il direttore Bruno Paliaga, in un comunicato sul sito internet del Parco, auspica che la tutela del Molentargius venga estesa anche ad altre aree e spiega: «Non vorremmo che di questo ennesimo episodio fosse reso responsabile il Parco stesso, che deve sempre i conti con fenomeni e fatti che avvengono più o meno lontano dai suoi confini». Continua Paliaga: «Che il territorio di riferimento del Molentargius sia ben più vasto della sua estensione sfugge a troppa gente, che per ignoranza o estrema semplicità e forse malafede individua gratuitamente il Parco come latitante e spendaccione e responsabile di reati o inadempienze a carattere ambientale. Ora non resta che attendere una possibile moria di pesci, dovuta agli apporti, soprattutto di solidi sospesi ed altre cose immonde prodotte altrove e non al Parco». ( m. r. )