Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Mercato, la crisi blocca i prezzi

Fonte: L'Unione Sarda
2 settembre 2013

SAN BENEDETTO. Ma questa estate tra i box sono tornati i turisti, soprattutto italiani

 

Gli operatori: «Ormai i clienti non hanno più un soldo»

I prezzi, più o meno, sono sempre quelli. Variano a seconda della qualità della merce, qualche prodotto magari è salito leggermente, altri sono in lieve calo. Ma il problema non è quello. Il punto è che la crisi proprio non vuole finire, e gli operatori di San Benedetto segnali di ripresa praticamente non ne vedono. Anche per questo il prezzo degli elimenti, dalla frutta alla verdura fino alla carne, cercano di tenerlo il più basso possibile. E questo nonostante, giurano loro, le loro spese siano aumentate. Perché le tasse sono sempre di più, e questo imporrebbe loro di aumentare un pochino il prezzo della merce che vendono. E invece, assicurano, non lo fanno.
I PREZZI Più o meno stabile, rispetto agli ultimi due anni, il pane, che ieri si vendeva, al chilo, da un prezzo di due euro fino ai 3,50. Stessa cosa per le patate, che nei box degli operatori andavano da 1 a 1,20. Uguale la situazione per quello che riguarda le banane (1-1,80 euro), e le zucchine (1-2 euro). La carne di bovino adulto era offerta nei banchi del mercato dai 9 ai 22 euro. Un po' in su il costo delle orate. Quelle fresche ieri venivano vendute dal prezzo più basso di 6,90 euro a quello più alto di 20. I polli interi andavano dai 4 ai 7 euro, in leggero rialzo. Ma ci sono anche prodotti che, seppur di poco, diminuiscono: innanzi tutto i pomodori (0,80-2,50 al chilo), il prosciutto cotto (10-19), mentre il crudo più o meno è stabile (da 15 a 28 euro). Ovviamente, non bisogna trascurare il fatto che determinati prodotti, di qualità eccelsa, superano di gran lunga questi prezzi, com'è giusto che sia. Ma sono rari, e soprattutto la maggior parte dei clienti del mercato non possono permetterseli. Non mancano, inoltre, le offerte speciali: in un box che vendeva salumi e formaggi, solo per fare un esempio, ieri fin dalla mattina presto campeggiava questa scritta: prosciutto cotto a 1,50 l'etto, due etti 2,50 euro. Di questi tempi, d'altronde, ci si arrangia come si può.
I TURISTI Gabriele Marras è il presidente dell'associazione San Benedetto, che raggruppa una settantina di operatori. Ammette che a livello economico gli affari non vanno bene e che la crisi non accenna a diminuire, ma allo stesso tempo vede qualche piccolo segnale di speranza: «Quest'anno ho visto tanti turisti che sono venuti da noi - dice - soprattutto italiani ma anche stranieri, in modo particolare francesi, tedeschi e una marea di spagnoli. Credo sia la conseguenza del boom dei voli low cost». Poi spiega che gli operatori non stanno rimanendo con le mani in mano: «Anche sul tema della sicurezza, con gli spiccioli che ci rimanevano il nostro consorzio ha acquistato una sedia a rotelle, in modo da far stare comode le persone che magari si sentono male, cosa che può succedere».
I COSTI DEI COMMERCIANTI I commercianti, dunque, assicurano che stanno facendo di tutto per tenere i prezzi bassi: «E questo nonostante le spese gestionali siano sempre più alte - spiega Patrizia Campus, presidente del Comitato dei concessionari del mercato - ormai lottiamo con i centesimi, siamo consapevoli che i nostri clienti non abbiamo più soldi e che ce li dobbiamo tenere stretti. Si può trovare il prodotto di alta qualità a prezzo un po' più elevato, ma anche alimenti che costano meno ma comunque più che dignitosi. Più di così davvero non possiamo fare».
Piercarlo Cicero