Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il motore sono i precari

Fonte: L'Unione Sarda
30 agosto 2013

Lo scorso anno i lavoratori interinali occuparono l'edificio “Sali Scelti”

 

I naturalisti dell'oasi hanno tutti contratti a termine

 


Addentrandosi nel Parco di Molentargius, non solo tra cespugli e canali, ma tra il labirinto burocratico di determine e atti si scopre che più che l'ambiente, a essere tutelato è il paradosso. A partire dal fatto che è un ente naturalistico al cui interno, però, non lavora un naturalista in pianta stabile.
Dopo le proteste dello scorso anno poco è cambiato. Dei precari storici che nel 2012 hanno animato l'occupazione dell'edificio “Sali Scelti”, ne rimangono solo 18, sei operai e 12 tecnici: di cui dieci laureati e specializzati (compreso il geologo Alberto Cappai, nipote di Gian Franco Cappai, sindaco di Selargius) e due diplomati, che vanno avanti con contratti interinali, compresi faunisti e floristi, che dovrebbero essere la spina dorsale della tutela e della ricerca di un ente ambientale. Ad avere un contratto a tempo indeterminato per molto tempo è stato solo il vicedirettore, ed ex direttore facente funzioni, Marco Loddo, imputato per reati ambientali: il 20 settembre andrà a processo in veste di ex responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Quartu, per la costruzione di ville abusive a Terra Mala. A Loddo si è aggiunta di recente l'amministrativa Maura Contu. Il suo contratto di formazione lavoro è stato trasformato il 21 dicembre scorso, con la determina 566, in «rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato». Un lusso che naturalisti e ingegneri ambientali aspettano da tempo. ( m. g. )