Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Mercato, assalto straniero

Fonte: L'Unione Sarda
14 agosto 2013


SAN BENEDETTO. Domani il pranzo di rito, grandi affari in tutti i box
 

Russi, americani e francesi a caccia di aragoste
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Russi, americani, francesi e spagnoli a caccia di aragoste e bottarga. È cominciato ieri, al mercato di San Benedetto, il consueto assalto a pesci e crostacei in vista del pranzo di Ferragosto. Centinaia di buongustai hanno invaso le corsie dell'ortofrutta, della carne e il reparto ittico. A sorpresa, i turisti italiani e stranieri hanno rubato la scena ai cagliaritani.
BOCCATA D'OSSIGENO Davanti ai banchi di astici e gamberoni sono stati avvistati perfino giamaicani e coreani. «Non badano a spese, comprano le cose migliori», rivela Gabriele Marras, presidente dell'Associazione San Benedetto che riunisce una settantina di concessionari, «quest'anno i turisti sono veramente tanti ed è un'ottima notizia. Dopo un periodo difficile, le vendite di Ferragosto sono per noi una boccata d'ossigeno». Oggi è prevista addirittura la ressa: l'orario d'apertura del mercato sarà quello canonico, dalle 7 alle 14. «Siamo pronti», sorride Angelo Picchetti, venditore di mitili, «cozze e arselle non conoscono crisi. Anche le ostriche stanno andando alla grande. Arrivano direttamente dalla Francia, senza passaggi intermedi. In ogni confezione ce ne sono 12, in vendita da 12 a 14 euro». Ben lontano dai 90 euro che si devono sborsare per un chilo di aragosta: la regina del mare (e della tavola) può arrivare fino a 110 euro. Non scherzano i gamberoni, che ieri si vendevano a 55 euro. Per spendere meno basta cambiare menù e optare per i pesci. Le orate d'allevamento costano 8 euro, quelle di mare 20.
LINEA BLU Per il pescivendolo Ignazio Milia, quella di ieri è stata una giornata speciale perché la troupe del programma Rai, Linea Blu, ha visitato il suo box. Una bella soddisfazione finire sulla tv nazionale. «Non è stato un anno facile», dice, «per cui questi giorni ci servono per compensare, ma non basta. Passata la festa, la crisi tornerà a farsi sentire». Milia propone ai clienti affezionati il salmone fresco norvegese, 13 euro al chilo, da servire bollito, fritto o in tegame. A mezzogiorno, a breve distanza dalla sua postazione, decine di persone fanno la fila per accaparrarsi l'ormai famoso “cartoccio da passeggio” ricolmo di frittomisto del golfo.
NON SOLO PESCE Al piano superiore, intanto, vanno a ruba gli spiedini di pecora preparati dal macellaio Mariano Cannas. «D'estate la carne va meno del pesce, ma non ci possiamo lamentare. Il maialetto sardo costa 13 euro al chilo. Si trova anche l'agnello. In generale sto vendendo di tutto, dalla salsiccia alle bistecche». «Oggi la gente c'è, sta andando tutto bene», sottolinea Tonio Piccardi, venditore di carni bianche, ma ci sono giorni in cui il mercato è morto. Il giovedì, in particolare, subiamo la concorrenza del mercatino di Coldiretti, dove non si vende solo frutta e verdura, come dovrebbe essere, ma un po' di tutto: dai polli ai conigli, fino ai salumi e ai formaggi». Preoccupata Patrizia Campus, presidente del Comitato dei concessionari. «Le regole devono essere uguali per tutti, i produttori di Coldiretti non pagano le tasse che paghiamo noi». Senza dimenticare la piaga dell'abusivismo. «Ci appelliamo al comandante della Polizia municipale affinché i controlli nelle strade siano intensificati».
Paolo Loche