Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un posto da vigile: lo sognano in 1.500

Fonte: L'Unione Sarda
3 dicembre 2008

Per ottenere il lavoro basta il diploma ma tra gli aspiranti ci sono anche tanti laureati

Domani parte il concorso per l'assunzione di dieci persone

Si comincia con le preselezione: i candidati, divisi in due turni, si ritroveranno domani mattina alla Fiera. I risultati saranno resi noti in serata.
Si avvicina il primo scoglio da superare per i candidati ammessi al concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di sei agenti di polizia municipale al Comune. Su un totale di ben 1500 aspiranti candidati, 730 avranno accesso alle preselezioni fissate domani mattina, in due turni nel corso della mattinata, nei locali della Fiera. Il bando, rettificato in seguito a un decreto del Tar (una clausola sul part-time era stata così annullata e i termini riaperti), scaduto il 26 gennaio di quest'anno, prevedeva che, nel caso il numero delle domande di ammissione fosse stato superiore a cinquanta, gli aspiranti agenti avrebbero dovuto sostenere un test psico-attitudinale e professionale. La soglia è stata largamente superata e la partecipazione alle prove scritte, che verterà su leggi e regolamenti sulla circolazione stradale, diritto e procedura penale, sarà regolata dal test di domani. I risultati verranno resi noti già in serata.
La massiccia adesione, un vero e proprio boom di richieste, non ha comunque sorpreso l'assessore comunale al Personale Giuseppe Farris. «Ce lo aspettavamo. Solo chi vive fuori dalla nostra realtà può negare il contrario, le persone in cerca di lavoro sono tante e chi opera in un Comune è consapevolissimo della necessità diffusa di un posto». Indicativo della penuria occupazionale è il fatto che «tantissimi candidati sono laureati, pur trattandosi di un concorso aperto ai diplomati. L'età media, inoltre, come del resto sta accadendo in tutta Italia, è molto elevata».
Poi c'è il fattore tempo. Ne è trascorso tanto dall'ultimo concorso pubblico di questo genere, che risale a dieci anni fa. Nel frattempo, comunque, si è provveduto alla copertura di diversi posti attraverso i bandi di mobilità, ovvero con il trasferimento da un Comune all'altro. «La legge ci obbliga ad attivare prima di tutto questa procedura». Il percorso seguito è stato identico, anche in questo caso. La differenza è che ci sono state le condizioni per bandire il concorso, solo in una seconda fase dopo il primo passaggio obbligato. «Un anno fa abbiamo pubblicato il bando per le assunzioni attraverso la mobilità. Avevamo necessità di 15 persone circa». I posti coperti attraverso quello strumento, che è il primo a cui si deve ricorrere, sono stati una decina. A quel punto, visto che il numero degli agenti da integrare era ancora insufficiente, il Comune ha potuto ricorrere al concorso per le assunzioni ex novo .
MARIANGELA LAMPIS

03/12/2008