Rassegna Stampa

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Cagliari, nuove regole edilizie per gli ascensori e le zone artigianali

Fonte: web Castedduonline.it
6 agosto 2013

Commissione Urbanistica


di Marcello Polastri| Lunedì 05 Agosto 2013 | 16:20

Periferie, centri commerciali, palazzi con ascensori e palazzi privi di ascensori. Sembreranno parole insensate, in un contesto generalizzato, ma non è così perchè a questi argomenti, la Commissione urbanistica del Comune di cagliari, cerca di dare regole ferree.
Infatti sono state discusse questa mattina, dalla commissione urbanistica, due apposite proposte di delibera inerenti alcune varianti al Regolamento edilizio e al Piano urbanistico comunale.
La prima variante prevede la modifica agli articoli 2 e 61 del regolamento edilizio che, numeri e articoli a parte, riguarda la "definizione di volume tecnico" e alle "possibilità di installare nuovi ascensori  in edifici già esistenti e che oggi ne sono sprovvisti, ed anche in edifici nuovi", racconta Andrea Scano, alla guida della Commissione urbanistica.
"Attenzione però, in questo caso - ribadisce il consigliere - i nuovi edifici non dovranno avere più di tre livelli fuori terra, per i quali, l'attuale normativa, non prevede la presenza dell'ascensore". Il tutto al fine di realizzare unità immobiliari più  accessibili anche laddove la norma non lo richieda espressamente.
"La proposta di delibera ha già superato positivamente la verifica di coerenza da parte degli Uffici Regionali competenti - prosegue Andrea Scano - e la versione votata oggi in commissione conteneva già le integrazioni richieste da quegli uffici, passerà dunque nei prossimi giorni in Consiglio comunale per l'approvazione definitiva".
La seconda proposta di delibera riguarda invece una variante all'art. 24 delle Norme tecniche di Attuazione del PUC inerenti le zone industriali e artigianali della città, delle sue periferie.
"In seguito alla sopraggiunta necessità di fare ordine su alcune zone, a causa anche delle mutate condizioni al contorno - si legge nel documento - gli uffici comunali hanno fatto una ricognizione su tutte le zone D ed hanno individuato quelle contigue all'urbano, parzialmente o totalmente edificate, per le quali erano presenti richieste di cambiamenti di destinazione d'uso compatibili con la residenza ma incompatibili con la destinazione urbanistica della zona".
In queste aree, trovandosi ormai in un contesto più prossimo a quello urbano, fanno sapere dalla Commissione urbanistica che "è emersa l'esigenza di inserire funzioni di servizio alla residenza, tipiche delle zone urbanistiche denominate G (servizi generali)".
A tal fine si è reso necessario modificare la destinazione urbanistica delle zone individuate anche "a seguito della ricognizione da D a D-G, ovvero una zona D integrata con i servizi generali previsti per le zone G" conclude Scano.
Insomma, in queste nuove zone sarà possibile realizzare attività commerciali all'ingrosso e al dettaglio, locali per lo spettacolo e per lo svago, pubblici esercizi, fiere e mostre, ma anche attrezzature socio sanitarie. Un passaggio importante quindi, in una proposta che transiterà tra i banchi del Consiglio comunale per la sua possibile approvazione. Seguirà poi la sua trasmissione in Regione per una verifica di coerenza. Infine, dopo l'iter burocratico, per Cagliari potrebbe aprirsi una nuova pagina in tema urbanistico-commerciale.