Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Trasporti Turisti smarriti senza indicazioni

Fonte: Sardegna Quotidiano
5 agosto 2013

 

 IL DISSERVIZIO Non solo caccia ai monumenti: i non cagliaritani senza indicazioni se vogliono viaggiare sui mezzi pubblici. Viaggio da San Gottardo all’aeroporto alla ricerca di riferimenti

 Solo 34 minuti per raggiungere l’aeroporto di Elmas da San Gottargo, il capolinea della metropolitana leggera gestita dall’Arst. Si fa per dire. Questa sarebbe la durata del tour, per un esperto cagliaritano, per chi conosce le strade, i mezzi di trasporto e soprattutto gli orari. E solo nel caso in cui tutti i mezzi, (metropolitana, bus Ctm e treno o Arst) si riuscissero a incocciare al momento esatto della loro partenza. Ma cosa succede se, invece di un cagliaritano, o chiunque radicato nel territorio, a dover raggiungere l’aeroporto (o qualsiasi altro posto), è un non cagliaritano, un turista ad esempio? La metropolitana leggera che parte da San Gottargo, ferma a Redentore, Caracalla, Centro Commerciale, Vesalio, Mercalli, Genneruxi, largo Gennari terminando la sua corsa in piazza Repubblica. Un viaggio da Monserrato a Cagliari, che dura 16-17 minuti (a seconda delle coincidenze con l’altro mezzo leggero). Ma quando termina il rilassante e fresco viaggio in metropolitana, il turista all’apertura delle porte del vagone, trova il nulla. La piazza, i negozi, un’edicola, ma manca un luogo dove poter chiedere informazioni. Un infopoint, in somma. Per chi viene “da fuori”, il disorientamento totale. Per sapere dove dirigersi, è necessario disturbare i passanti, o i dipendenti delle attività commerciali intorno alla piazza. Da qui, chissà quando, dovrebbe partire la nuova tratta della metro. Ci poteva essere il bus rapid transit. Nell’attesa, due sono i modi per raggiungere piazza Matteotti (escludendo il dispendioso taxi): a piedi, o utilizzando i bus della Ctm (29-30 o 31, fermate di via Dante). Cinque minuti sul pullman, molti di più, aumentati nella percezione dal caldo, se si decide di percorrere il tratto a piedi, dove in occasioni “speciali” e di polemica politica, si trova, in piazza Costituzione, l’infopoint gestito dai ragazzi del “Popolo delle Libertà”. Qualche indicazione la danno, ma sono solerti solo perché vogliono evidenziare un’i n e f f icienza del Comune. Scendendo tutto il Largo Carlo Felice, ecco finalmente piazza Matteotti. Nessun punto informazione o qualcosa o qualcuno che dedica attenzioni ai turisti fornendo indicazioni sui luoghi da visitare o i locali in cui fermarsi a mangiare. Si scorge la scritta “Ferrovie dello Stato”. Anche qui, il “deserto”. A fornire i ticket ai viaggiatori, sono le biglietterie automatiche, e si è costretti a decifrare le diverse scritte (orari e fermate), per raggiungere l’aeroporto. Tutti i treni in partenza, alla prima o seconda fermata, in base alla destinazione, portano ad Elmas: durata sette minuti. Da qui, altri sei per arrivare agli imbarchi. Senza considerare che le scale mobili, (solo quelle all’andata) non funzionano. I trentaquattro minuti, necessari per raggiungere l’aeroporto da San Gottargo, per chi viene da fuori, non saranno più sufficienti. Meglio scendere con le valige da casa, due o tre ore prima.

Ciro Antignani