Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Comune La Tares tiene banco sul bilancio

Fonte: Sardegna Quotidiano
1 agosto 2013

 

 MUNICIPIO Lunga maratona per l’approvazione del documento finanziario. Divisioni nell’opposizione mentre il Pdl tratta con la maggioranza per un accordo sulla nuova tassa governativa

Finisce a notte inoltrata la prima giornata dedicata alla lunga maratona sul bilancio comunale. La giornata di lavori dell’aula di via Roma, per essere raccontata, va divisa in tre tronconi. Il primo, che vede l’appro - vazione del prospetto economico finanziario ai fini dell’applicazione della Tares (cioè la maxi torta da quasi 500 milioni previsti). È il secondo col terzo troncone, però, che sono utili a spiegare cosa è realmente successo. Una conferenza di tutti i capigruppo per arrivare all’intesa tra maggioranza e Pdl – che ha presentato 2500 emendamenti -, uno strappo inaspettato da parte dei Riformatori, con l’aiuto di Fli, che assopisce consiglieri e assessori con cinquecentodue emendamenti alla Tares (tutti sonoramente bocciati), quando è in discussione l’approva - zione delle tariffe del tributo comunale. Andando con ordine: palazzo Bacaredda approva, coi soli voti della maggioranza, il prospetto economico finanziario (17 a favore). Poi c’è da approvare la disciplina del tributo comunale sui rifiuti e servizi: qui serve la maggioranza qualificata –21 voti – ma tra i banchi della maggioranza non ci sono altrettanti consiglieri. Il socialista Mondo Perra chiede cinque minuti di break «per analizzare bene la delibera«, Ninni Depau sorride e l’opposizione tende la mano accordando la pausa. Si torna tra i banchi e la delibera passa con ventitré caselle verdi. C’è poi da trovare l’intesa (che forse è stata raggiunta) per far ritirare i 2500 emendamenti pidiellini. Il capogruppo Giuseppe Farris ha sempre spiegato che «due sono importanti, legati alla Tares. Con uno, si abbatte del cinquanta per cento la tassa per attività commerciali con annessi ristoranti, con l’altro si garantisce un fondo economico per le famiglie con almeno quattro membri». Due temi che toccano settori molto ampi della cit tà, insomma. E circola la voce di un possibile subemendamento, firmato da tutta la maggioranza: i soldi – l’ipotesi è un milione tondo - si potrebbero pescare dal debito che deve pagare il Cagliari. Si riunisce la capigruppo, ma Alessio Mereu (capogruppo Riformatori) abbandona il tavolo. Qualcuno sostiene che la sua uscita sia legata al fatto che, con l’approvazione dell’emendamento, a sua volta emendato, si darebbe troppa luce al Pdl. Voci non confermate da nessuno, beninteso. Con Mereu che propone un suo emendamento, da far votare a tutti, ma più di un partito storce il naso. Si torna in aula, e Gennaro Fuoco (Fli) espone tutti i 502 emendamenti, dopo che si è visto bocciare la richiesta di aumentare a un milione e mezzo il fondo che dovrebbe mettere d’accordo le varie anime politiche di palazzo Bacaredda. Si corre molto tra i banchi, Davide Carta e Fabrizio Rodin (capogruppo e vice del Pd) cercano di trovare una soluzione, mentre Fuoco riceve pulsanti rossi a maggioranza ogni minuto scarso. Oggi, forse, la situazione generale potrebbe venire decisamente smussata. Paolo Rapeanu