Stadio: tappe forzate
 

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La prima in casa è con l'Atalanta, il 25 agosto. Già, ma dove? Anche se la firma della convenzione è più vicina, i lavori al Sant'Elia non sono ancora iniziati. Anche per questo il presidente della Giunta regionale Ugo Cappellacci ieri ha chiesto al sindaco Massimo Zedda e al numero uno di viale La Playa Massimo Cellino un nuovo vertice, come ha spiegato lo stesso Governatore anche su Facebook e Twitter, «per proseguire l'esame delle questioni legate al ritorno del Cagliari nello stadio». La riunione è prevista per giovedì. «Il confronto», dice Cappellacci, «è finalizzato ad esaminare il percorso necessario a riaprire nel tempo più breve possibile l'impianto per permettere alla squadra di giocare dinanzi al pubblico amico e ai tifosi di poter essere finalmente vicini ai giocatori durante le partite casalinghe». Anche se ieri il direttore sportivo Nicola Salerno ha dato ormai per scontato che il Cagliari giocherà la prima sfida in casa a Trieste.
Dopo l'Atalanta, la quarta giornata vedrà il Cagliari impegnato contro la Sampdoria, mentre nella sesta i rossoblù sfideranno l'Inter. Cappellacci conclude: «Ferme restando le competenze e le funzioni di ciascuno degli attori coinvolti, occorre fare tutto il possibile affinché al più presto la Sardegna e la città possano riabbracciare la squadra e si possa dare una casa stabile alla società e ai tifosi».
Cappellacci era già intervenuto a fine giugno, convocando Cagliari, Comune e Lega calcio a Villa Devoto. Durante la prima riunione si prese atto del definitivo addio all'impianto quartese di Is Arenas. In quell'occasione la società rossoblù ottenne garanzie su un aspetto fondamentale, cioè la possibilità di poter cambiare campo in qualsiasi momento, anche a stagione iniziata, come quasi certamente succederà. Sono arrivate rassicurazioni anche sulla capienza dello stadio. Insomma: manca solo il via libera ai lavori. Dove una volta c'era la pista di atletica si monteranno tre settori, i Distinti e due Curve. Massimo Zedda ha annunciato di avere a disposizione cinquecentomila euro per la manutenzione ordinaria.
Michele Ruffi