Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Anfiteatro chiuso, Marras replica

Fonte: L'Unione Sarda
29 luglio 2013


L'assessore ai Lavori pubblici sull'ipotesi di riapertura nel 2016. «Tutto dipende dai danni subiti»
 

«I tempi di rimozione della legnaia sono quelli necessari a rispettare il sito»
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«I tempi di rimozione delle strutture sono e saranno quelli necessari ad operare nel rispetto del sito archeologico». Com'era prevedibile, l'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras ha deciso di dire la sua dopo la pubblicazione dell'articolo (ieri su L'Unione ) che, nel ricordare che l'Anfiteatro romano è chiuso da tre anni, ipotizza, dati di bilancio alla mano, una riapertura nel 2016, sei anni dopo la chiusura.
L'assessore ribadisce che la chiusura dell'Anfiteatro «non è frutto della politica culturale della giunta Zedda, il cui obiettivo è quello di valorizzare il proprio patrimonio culturale e renderlo vivibile in ogni suo aspetto».
Quanto al termine «invito» - citato in corsivo nell'articolo a sottolineare la semplificazione - usato per chiarire le pressioni formali della Soprintendenza che chiedeva il rispetto degli accordi col Comune, «ricordiamo le relazioni dei Vigili del Fuoco, presentate prima della chiusura del 2011, su cui la Soprintendenza si è basata per negare l'autorizzazione allo svolgimento delle attività di spettacolo nell'Anfiteatro. E serve ricordare», ricorda Marras, «come sia ancora in corso un'indagine tesa a verificare i danni prodotti dalla “legnaia” e da tutta la sua struttura».
«La volontà del Comune è stata quella di eliminare in primo luogo la legnaia per ricordare a tutti che l'Anfiteatro è una delle massime testimonianze della storia della città romana. Il costo, l'ampiezza e la durata dei lavori di smontaggio degli allestimenti e la valorizzazione del monumento saranno direttamente proporzionali ai danni subiti: danni non dovuti ad un uso improprio per spettacoli ma a un uso spropositato in tal senso». Secondo Marras «il fascino di un concerto in una struttura monumentale, ovunque nel mondo, è dato proprio dalla possibilità di vedere anche il monumento. Il nostro, qui a Cagliari, si poteva solo intuire sotto le tribune in legno: che, giusto chiarirlo, sarebbero dovute essere amovibili e invece nel tempo sono diventate permanenti».
L'assessore sostiene che «il Comune sul da farsi ha le idee chiare e ricorda di avere a disposizione, oltre ai soldi già spesi, un milione e 318 mila euro». Stanziati, come è chiaro nell'articolo, nel bilancio 2015. Infine la conferma: «All'Anfiteatro ci saranno di nuovo gli spettacoli e i concerti, ma saranno adeguati alla struttura». La domanda è: quando? E anche: non si poteva tenere aperto il monumento, se non ai concerti almeno alle visite, mentre realizzano i lunghi lavori?»