Le piscine
IL DISSERVIZIO Sbarrate le strutture comunali di via dello Sport e Terramaini. Pochi giorni fa due bimbi intossicati. L’assessore minimizza. Ma c’è una pesante relazione dei vigili del fuoco nLa piscina comunale di via dello Sport sembra colpita da una maledizione. Chiusa quattro volte dall’inizio dell’anno per interventi di disinfestazione straordinaria e sbarrata da venerdì scorso, per “urgenti interventi di manutenzione straordinaria”, riapre il 2 settembre. Due giorni prima, due bambini scorrazzano in costume da bagno nel giardino esterno della struttura, svengono all’improvviso e finiscono all’ospedale. Motivo: intossicazione, hanno respirato sostanze che, mischiate tra loro, diventano pericolose. Cloro e acido cloridrico, per l’esattezza. Si parla subito di errore nel dosaggio dei due elementi, ma la verità sarebbe un’altra: il custode della struttura sportiva, in buona fede, prende la pompa dalla quale esce il cloro – collegata al solito camion del rifornimento appena arrivato –e riempie il serbatoio, ma quello sbagliato.
Eccolo, l’ “errore umano” del quale tanto si è parlato fin dal pomeriggio di mercoledì 17 luglio, quando il caso finisce tra i banchi del Comune. Ci sarebbe di più: Asl e vigili del fuoco avrebbero inviato agli uffici comunali del settore Sport un documento, lungo due pagine, contenente vari “errori gestionali ” riscontrati nella piscina di via dello Sport. Cartellonistica non chiara, fogli con normative non aggiornate: non semplici bazzecole, insomma. Tre giorni fa, sempre il servizio Sport invia alla S.E.Trand srl una richiesta di preventivo per rimuovere “rifiuti speciali pericolosi, prodotti chimici” nella piscina di via dello Sport e in quella di Terramaini. Il privato risponde nello stesso giorno, e il dirigente Giambattista Marotto firma la determina da 2.783 euro. Dagli uffici dell’assessorato spiegano che la chiusura anticipata delle piscine è per necessità, vanno fatti interventi più approfonditi sulle condizioni di sicurezza. La causa che ha portato all’errore del miscuglio di sostanze in via dello Sport va eliminata strutturalmente, perché non ricapiti, né lì né possa accadere a Terramaini. Ora: è il dirigente a vergare le carte per l’intervento della S.E.Trand srl.
L’assessore comunale allo Sport, Enrica Puggioni, minimizza: «Interventi simili sono frequenti, non si tratta di roba seria e approfittiamo dei mesi estivi. Un normale smaltimento, si portano via bidoni, l’azione è slegata da quanto successo due settimane fa. Nessun inquinamento o tossicità», precisa la Puggioni. Ma più di un consigliere comunale vuole vederci chiaro. «I cittadini vanno informati, assessore e dirigente non devono fare melina ma rendere note le operazioni svolte alla piscina di via dello Sport», chiede con forza il sardista Paolo Casu, “«li impianti sporivi comunali si usano molto ma per loro si spende poco, non si può risparmiare sulla sicurezza». Alessio Mereu (capogruppo Riformatori): «Dopo l’incidente restano punti interrogativi, l’incolumità dei cittadini è preminente. Va chiarito perché due piscine distanti tra loro chilometri sono chiuse contemporaneamente, come se si fossero contagiate a vicenda ». Paolo Rapeanu