La paura dei residenti
di Marcello Polastri
Sono inferociti i residenti delle case di via Peretti, ma anche alcuni degenti dell'ospedale Brotzu per i disagi causati dal violento incendio che questa mattina ha seminato il panico tra Cagliari e Selargius.
"Chiediamo da anni la pulizia dei terreni, soprattutto dei terreni incolti del comune di Selargius che oggi sono stati invasi dalle fiamme, a due passi dall'ospedale" hanno detto in tanti. Sul l'incendio interviene Paolo Casu. Dipendente della ASL e consigliere comunale di Cagliari, furente perché "sul pericolo incendi insito in questa zona ho presentato ben due interrogazioni" racconta, sventolando i documenti. È un fiume in piena Paolo Casu, che dice "non per gettar benzina sul fuoco e dar ragione agli abitanti, ma ho recepito da ben tre anni le paure legittime dei residenti della zona - afferma - ed ora questo incendio attesta che le mie lamentele erano a ragion veduta fondate, così i loro timori, le loro istante".
Questa mattina le fiamme hanno infatti lambito il muro perimetrale dell'ospedale dove gli agenti della municipale e la protezione civile hanno sbarrato la strada mettendo le loro auto di traverso, per evitare che le lingue di fuoco colpissero quanti passavano in zona. Sono state scene forti. Timori vissuto da grandi e piccini e soprattutto dai residenti delle palazzine adiacenti il Brotzu, di fronte ad altri campi abbandonati. Ad un vero deserto (nell'immagine) di sterpaglie e rifiuti d'ogni genere. Dove grazie all'immediato intervento dei vigili del fuoco, le fiamme sono state spente prima che si dirigessero in quei campi. In tanti, con evidente preoccupazione, hanno assistito alle operazioni dei mezzi di soccorso. "Poteva scapparci il morto, le fiamme hanno sfiorato il parcheggio del pronto soccorso e le auto presenti" racconta Paolo Casu, che aggiunge: "non è ammissibile una situazione del genere per la quale chiederò al Consiglio comunale e a chi di competenza di far perseguire eventuali responsabilità per i disagi creati". A chi si riferirà il consigliere? Agli eventuali incendiari? Ai proprietari dei terreni che hanno comunque ospitato e "alimentato" (con le sterpaglie), le fiamme? "Dico solo questo: non è possibile nel 2013 osservare attorno ad una mega struttura ospedaliera d'eccellenza come il Brotzu, nel cuore di Cagliari e di Selargius, i campi di sterpaglie alte anche due metri" conclude Casu. "Basta con quanti, tra i proprietari dei terreni non tengono le loro proprietà pulite, basta con l'eventuale negligenza delle amministrazioni pubbliche e laddove presenti, con le irresponsabilità del Brotzu. Serve responsabilità. È necessario prevenire prima ancora di curare. Se fosse scappato il morto - conclude Casu - staremo commentando una tragedia evitabile. Evitiamo dunque situazioni così assurde e per queste ragioni chiederò che eventuali responsabilità vengano perseguite".
Mentre il consigliere va via lasciando alle sue spalle i terreni anneriti e ancora fumanti non possiamo fare a meno di notare altri campi di sterpaglie rinsecchite. "Ha ragione quel signore. Speriamo per davvero che non scappi un altro incendio" sbotta una signora che in disparte con il suo cagnolino assisteva alla nostra intervista. All'improvviso va via, dopo aver raccolto dall'asfalto con un fazzoletto, gli escrementi del suo cagnetto per poi lanciarli oltre la rete. Già, tra le sterpaglie dotate. Alla faccia dell'interesse per il degrado e per l'incuria del tempo e dell'uomo, non trovate?