Uffici comunali mobilitati per il Sant'Elia, lunedì un altro incontro per definire la convenzione
Tre tribune metalliche accanto alla “Centrale” che sarà restaurata
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Un'altra estate a cercare di fare uno stadio. L'anno scorso corsa contro il tempo a Is Arenas, ora è cominciato il tormentone Sant'Elia. Da maggio a ieri si sono consumati diversi “incontri tecnici”, lunedì un altro appuntamento per definire la convenzione tra Comune e Cagliari calcio. I punti fermi ci sono, gli uffici sono mobilitati per raggiungere il traguardo al più presto. Quando? Meglio non fare previsioni, sarebbe un vero e proprio azzardo dopo quello che è successo.
C'è un finanziamento pubblico di cinquecentomila euro, servirà per fare manutenzione nel vecchio impianto, tutto il resto è a carico della società rossoblù. Per tornare a giocare a casa, provvisoriamente, si utilizzerà parte della tribuna centrale e saranno montate altre tre tribune di tubi Dalmine (i pezzi smontati a Quartu, già caricati sui camion per tornare dove sono partiti). Il numero di posti, a occhio e croce, dovrebbe essere 16 mila, e per l'accesso (e l'esodo) ai diversi settori saranno piazzati tunnel d'acciaio.
C'è l'impegno dell'amministrazione a procedere con celerità. Il servizio dei Lavori Pubblici sta predisponendo la stesura di due articoli del testo della convenzione che riguarderanno i lavori a carico del club e quelli a carico del Comune. Le torri-faro e gli spogliatoi, ad esempio, saranno di competenza comunale, l'impianto elettrico, il restauro dei cancelli, i tornelli, della società.
Il servizio del Patrimonio, invece, sta definendo la valutazione del canone di concessione. Un'operazione quasi terminata, che consentirà di definire la bozza la settimana prossima.
La richiesta di aprire lo stadio per iniziare i lavori di pulizia è stata di nuovo rifiutata. L'accesso «potrà avvenire solo dopo il corretto e regolare compimento dell'intera procedura amministrativa». Ovvero: l'adozione della deliberazione di concessione da parte del Consiglio comunale, la firma della convenzione fra le parti e la sottoscrizione del verbale di presa in carico dell'impianto sportivo da parte del Cagliari.
A questo punto, il progetto dovrà essere adottato dalla Giunta e sottoposto all'approvazione del Coni e della Commissione provinciale di vigilanza. Si divide in due parti: la prima è quella del rimontaggio delle tribune prefabbricate e della creazione delle vie di esodo, la realizzazione dei servizi igienici (che con tutta probabilità saranno quelli prefabbricati che stavano a Is Arenas). La seconda parte riguarda la ristrutturazione e riqualificazione di parti delle tribune in muratura, lato “autorità”, con la creazione di un settore per disabili e la sistemazione del parterre, con le poltroncine imbottite smontate nei giorni scorsi dalla main stand dell'altro stadio.
Cristina Cossu