Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Terremoto in giunta Zedda fa fuori Luisa Sassu

Fonte: La Nuova Sardegna
18 luglio 2013

 
COMUNE»SALTA L’ASSESSORE AL PERSONALE 
 
Rapido colloquio mattutino, poi la giubilazione. In serata le spiegazioni «Non c’era più la fiducia». Il Pd si prepara a una non facile verifica pre-rimpasto 

 
 
 
 
 



di Stefano Ambu wCAGLIARI Due pezzi in meno nella giunta Zedda. Qualche settimane fa c'era stato l'addio di Gabor Pinna, assessore al Patrimonio. Ma quelle erano dimissioni per incompatibilità. L'addio di ieri è tutta un'altra cosa: per la prima volta da quando è nato l'esecutivo il sindaco revoca una delega. Per la precisione quella di Luisa Sassu, assessore al Personale. Vero, non è un fulmine a ciel sereno: c'erano state delle frizioni tra Zedda e Sassu nelle settimane scorse, ma la situazione sembrava ricomposta. A sancire la pace, almeno così sembrava, l'ultima delibera di giunta, approvata proprio su proposta dell'assessore, relativa al fondo di produttività dei dipendenti.

Un atto che sembrava aver cancellato tutte quelle vertenze Comune-dipendenti che ogni volta mettevano un pizzico di sale nella ferita. Tutto risolto? Macchè. Ieri mattina Sassu è stata convocata da Zedda. L'incontro non è durato molto. Poche parole per comunicare all'assessore la revoca della delega. Un incontro inatteso, imprevisto, una decisione quasi a freddo, non in sintonia con il metodo sin qui seguito da Zedda. Le motivazioni le ha fornite poche ore dopo in aula lo stesso primo cittadino. Mentre l’ex assessore ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione. Poche parole anche in aula per spiegare che cosa è successo: «Sono venute meno – ha detto Zedda – le condizioni per un sereno rapporto fiduciario». Il sindaco ha concluso l'intervento comunicando all'aula di aver assunto la delega ad interim. Potrebbe non essere finita qui. Interessante, a questo proposito , l'intervento a ruota del capogruppo Pd Davide Carta. Ha preso la parola dicendo di parlare a nome delle forze di maggioranza. E poi ha disegnato uno scenario che più o meno fa capire quello che sta succedendo: «Siamo da qualche tempo in una fase di discussione – ha detto – che coinvolge le forze politiche della maggioranza per migliorare l'efficienza amministrativa.

Rileviamo questa decisione fuori da questo quadro. Ma parte da oggi una nuova fase politica che richiede forte senso di responsabilità da parte delle forze politiche e del sindaco. Per quanto riguarda il nostro gruppo sono previsti degli incontri già da stasera (ieri ndr)». Il termine rimpasto non è mai stato pronunciato. Ma tutti, in aula, hanno pensato a questa parola. E l'opposizione non ha tardato a farsi sentire. Il secondo intervento è stato quello del capogruppo Pdl Giuseppe Farris. «Le motivazioni del sindaco – ha detto – con la formula usata non ci spiegano che cosa sia successo davvero. Vogliamo capire se c'è qualcosa che a noi sfugge. Se ci sono le ragioni, apritela questa crisi e risolvetel». Soprattutto, ha rimarcato Farris, perchè questa non è una fase come tutte le altre: si deve approvare in aula il bilancio di previsione 2013. Ora ci sono due posti vuoti e due interim sempre più pesanti per il sindaco. Quando se ne libererà? Per il momento i sostituti dietro l'angolo non ci sono. Molta prudenza, anche perché un nome a sorpresa rischierebbe di mandare a monte tutte le trattative e i ragionamenti all'interno della maggioranza di centrosinistra. Soprattutto con il Pd che, non è un mistero, ambirebbe a una maggiore rappresentatività in giunta. Sul successore di Pinna è tutto congelato: la sua sostituzione potrebbe arrivare dopo l'approvazione in consiglio del bilancio. Giusto per non far arrivare in Municipio uno che, magari anche super esperto, non può dire nulla su un documento contabile che non conosce. In teoria più semplice la questione Personale. Più probabile che il sostituto di Sassu arrivi prima del successore di Pinna.

L’ex assessore aveva appena raggiunto l’intesa sull’integrativo 
 
 
 


CAGLIARI. Fare l’assessore al personale non è mai stato facile in città; ne sa qualcosa Giuseppe Farris, attuale capogruppo Pdl in questa consiliatura, responsabile proprio di questo delicato settore nella ultima giunta Floris. Soprattutto in fase di rinnovo di contratto integrativo, sul livello politico si scaricano tensioni, aspettative, ansie di chi ritiene a torto o a ragione di poter ricevere, non tanto come singolo quanto come categoria, un trattamento economico e funzionale migliore e più adeguato. In periodi di vacche magre, allargare i cordoni della borsa è una impresa quasi impossibile, ma l’assessore Sassu nonostante tutto è riuscita a portare a casa un integrativo che ha trovato l’assenso delle diverse categorie dei lavoratori. È noto che la Sassu voleva andare via da tempo, ma una giubilazione del genere non l’aveva messa nel conto. E l’assenza di ragioni specifiche rende l’episodio più grave.